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iOS 17 mette il turbo al Tocco aptico su iPhone

Avete presente il 3D Touch, la tecnologia con cui Apple permetteva di accedere più o meno velocemente ai menu contestuali in base alla forza con cui si schiacciava lo schermo? Con iOS 17 si può dire quasi che è tornato perché le impostazioni di regolazione del suo successore, il Tocco aptico, consentono una maggiore personalizzazione.

Di questa piccola modifica passata inosservata fino ad oggi se ne è accorto l’utente @AppleIntro di Twitter, dove ha condiviso le sue impressioni. Ad una prima occhiata l’attuale versione di iOS, la numero 16, sembra differire da iOS 17 soltanto per l’aggiunta dell’opzione Default (Predefinito) che si pone nel mezzo tra Lunga e Breve.

iOS 17 mette il turbo al Tocco aptico

Come cambia il Tocco aptico con iOS 17

In realtà il cambiamento va un po’ più in profondità perché la nuova Default in realtà offre la stessa reattività della vecchia Breve (500 millisecondi), mentre la nuova opzione Breve di iOS 17 viaggia molto più velocemente, dicono intorno ai 200 millisecondi.

Questo significa che chi sceglie l’opzione più veloce con iOS 17 ottiene un’interfaccia molto più reattiva, chiaramente a scapito di potenziali attivazioni accidentali perché c’è di fatto meno tempo per poter sollevare il pollice per annullare l’azione. L’opzione Lunga di iOS 17 invece pare mantenga la stessa velocità di iOS 16.

iOS 17 mette il turbo al Tocco aptico

Cos’è il Tocco aptico

Come dicevamo in apertura l’opzione Tocco aptico di iOS in realtà sostituisce il 3D Touch dal 2018, e cioè da quando Apple ha cominciato a dargli il suo lento addio facendolo sparire dapprima da iPhone XR e poi, successivamente, da tutti gli iPhone a partire dalla serie 11.

Lo troviamo in Accessibilità > Tocco > Tocco aptico e permette appunto di regolare il tempo necessario per attivare il menu contestuale attraverso la pressione prolungata del dito sullo schermo.

All’epoca Apple aveva reso gli schermi dei suoi telefoni sensibili alla pressione, sicché si poteva accedere al menu contestuale semplicemente schiacciando più o meno forte il dito sullo schermo: maggiore era la pressione, minore era il tempo di apertura del menu.

iOS 17 mette il turbo al Tocco aptico

Era una rivoluzione perché portava l’interazione con lo schermo ad un livello superiore; tuttavia la tecnologia era davvero complessa in quanto combinava una serie di sensori disposti sotto il pannello touch per misurare la pressione del dito e inviare un segnale al motore magnetico Taptic Engine per attivare il famoso feedback aptico.

Si trattava indubbiamente di una prodezza ingegneristica, ma si sacrificava anche tanto spazio dentro al telefono che Apple poteva sfruttare per altro, e per una funzione che in effetti non dava tutti questi vantaggi. Quantomeno, come lo stesso Tocco aptico dimostra, la funzione è stata in grado di sopravvivere basandosi solo sulla durata della pressione, anziché misurare la forza con cui questa viene esercitata.

Così ora, con la terza opzione aggiunta in iOS 17, l’utente ha più margine di scelta per regolare questa sensibilità e decidere quanto effettivamente dev’essere lungo o breve il tempo di risposta avvicinandosi, come scrive sognante lo stesso @AppleIntro, al vecchio 3D Touch.

Chiaramente iOS 17 non è soltanto questo: per scoprire tutto (ma proprio tutto) quel che c’è da sapere su questa nuova versione del sistema operativo di iPhone in arrivo questo autunno potete fare riferimento a questo nostro articolo riepilogativo.

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