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iPhone, strette politiche contrattuali con i gestori

Il nuovo iPhone sarà  venduto con una sovvenzione da parte degli operatori, ma la modalità  con cui il cellulare verrà  venduto cambierà  rispetto a quanto accaduto fino ad oggi. Anche nei mercati dove fino a ieri si poteva comprare un iPhone e attivarlo successivamente, ‘€œfirmando’€ di fatto un contratto on line, gli operatori richiederanno che il cliente sigli un accordo dentro al negozio. Solo così potranno portarsi via il cellulare e cominciare ad usarlo.

A tornare sull’€™argomento, molto ‘€œcaldo’€, delle sovvenzioni è Ben Wood, di CSS Insight. In una intervista Wood si dice sicuro che gli operatori avranno la possibilità  di scontare iPhone, ‘€œma i clienti dovranno uscire dal negozio solo dopo avere firmato sulle “linea tratteggiata”. Solo in questo modo gli operatori saranno certi di avere indietro i loro soldi’€. In termini pratici e fuori di metafora solo un cliente che firma una accordo biennale permette di recuperare i soldi dello sconto sul telefono e solo con una vera e propria attivazione con contratto prolungato questo potrà  accadere.

Gli operatori usando questo sistema potrebbero abbassare notevolmente il prezzo di iPhone. Secondo qualche osservatore in Europa il telefono potrebbe costare anche solo 99 euro se legato a contratti piuttosto ricchi. I 300 euro ‘€œregalati’€ sull’€™hardware possono essere facilmente recuperati su due anni di canone mensile se si pensa che, come accade ad esempio in Italia, il canone mensile per alcuni tipo di contratto ‘€œall inclusive’€ tocca anche di 90 euro. D’€™altra parte, secondo le ultime informazioni, i gestori di telefonia mobile avrebbero avuto la ‘€œbenedizione’€ su questa politica da parte di Apple che eliminando la richiesta di una percentuale (che negli Usa secondo qualcuno arrivava anche al 25%) sul canone, di fatto permetterebbe agli operatori un forte risparmio rispetto agli assetti precedenti.

Introducendo la sovvenzione è probabile che Apple possa, da parte sua, beneficiare di un significativo aumento delle vendite di iPhone; una ‘€œseconda gamba’€ potrebbe essere costituita dalla scelta di vendere in proprio, attraverso la sua rete tradizionale (Premium Resellers, Apple Shop, negozio su Internet, Retail Store) di iPhone senza carrier lock a prezzo pieno.

Questo assetto metterebbe in grande difficoltà  il mercato grigio degli iPhone e quello, non irrilevante, dell’€™unlock illegale. Il perché è facile da intuire: da una parte chi volesse un iPhone a prezzo basso e si rivolgesse ad un operatore mobile, non avrebbe alcun beneficio dallo sblocco perché continuerebbe a pagare il contratto, dall’€™altra i telefoni sbloccati sarebbero commercializzati direttamente da Apple a prezzo più alto di quello in vendita dagli operatori mobili. In mezzo non ci sarebbe praticamente alcuno spazio né per chi crea software per lo sblocco né per chi compra cellulari in quantità  per poi rivenderli a prezzo maggiorato con il fine dello sblocco.

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