Kazaa può essere non solo un sistema per scaricare illegalmente audio e video in maniera illegale, ma anche un buon strumento per la distribuzione a basso costo di materiale protetto da copyright. A pensare a questo utilizzo del software per lo scambio di file on line sono state alcune case di produzione dello sterminato e vivacissimo panorama della cinematografia indiana. Bollywood, così viene famigliarmente chiamato il sistema che ogni anno produce più di 1000 film, ha infatti lanciato un originale e innovativo servizio di “affitto” dei loro film usando proprio Kazaa.
L’iniziativa fa capo a IndiaFM, un gruppo di trentacinque produttori che hanno stretto un’alleanza con l’australiana Sherman Networks, proprietaria di Kazaa, per immettere sul circuito mondiale i loro film richiedendo un compenso per la visione. Gli utenti scaricano grazie a Kazaa le pellicole, pagano una cifra intorno ai 3 dollari per la visione e si godono il film a casa loro. Una volta visto il film si “autodistrugge” e non può essere copiato grazie ad un sistema di protezione dei diritti digitali.
Il risultato è che le case di produzione possono distribuire in tutto il mondo i loro prodotti, in particolare alla comunità indiana che vive al di fuori del paese (20 milioni di persone sparse in vari continenti, specie Inghilterra, oceania e USA) a costi molto bassi e una tempestività impossibile per altri media.
Inizialmente Sherman e IndiaFM distribuiranno attraverso Kazaa solo materiale promozionale. Nel corso del 2004 partirà la vendita vera e propria con la speranza che l’esempio determinato dai produttori Indiani possa servire a spingere anche in altri stati del mondo ad un esperimento coraggioso ma che se si dimostrasse felice dischiuderebbe nuove prospettive per Kazaa e per l’industria cinematografica a basso budget.