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Dentro a macOS ora ci sono funzioni per gestire schermi e gesture multitouch

Apple ha più volte ribadito che non produrrà mai un Mac touchscreen ma esistono soluzioni di terze parti (es. AirBar) che consentono di gestire senza problemi questo tipo di schermi con i Mac; macOS integra funzionai specifiche e le versioni più recenti prevedono migliorie su questo versante.

Lo sviluppatore Steve T-S‏, un personaggio che in passato ha indivudato altre chicche nascoste in iOS e macOS, fa notare che nelle ultime release di macOS sono presenti nuove funzioni a supporto degli schermi multi-touch, per la gestione del pinch-to-zoom e le gesture multitouch.

Resta il mistero del perché Apple abbia integrato in macOS funzioni di questo tipo. Steve Jobs nel 2010 bocciò l’idea di un iMac con schermo touch spiegando: “L’utente si stanca a interagire tutto il giorno con un grande schermo posto in verticale: dopo un po’ ti affatichi e il braccio vuol tornare giù” diceva Jobs; “dal punto di vista ergonomico è terribile”.

Puntano nella stessa direzione anche numerose dichiarazioni di Tim Cook che in più occasioni ha escluso in modo categorico l’introduzione di un Mac 2 in 1 con schermo touch. L’attuale Ceo di Cupertino si è spinto anche oltre bocciando l’idea stessa dei PC Windows 2 in 1 invece sostenuta da Microsoft: secondo Cook un computer con schermo touch che funge anche da tablet equivale a unire un frigorifero con un tostapane, una matafora insolita impiegata per spiegare che l’esperienza utente e i sistemi operativi su computer e tablet sono completamente diversi così fonderli in un unico dispositivo implicherebbe compromessi nell’esperienza utente considerati inacettabili per Apple.

Per tutte queste ragioni, ha spiegato Cook, Apple vuole continuare ad offrire la migliore esperienza ai propri utenti e per farlo propone dispositivi iOS in cui lo schermo touch è centrale, mentre sui computer rimane macOS con tastiera, mouse o trackpad e display tradizionale non touch.

Tenendo in considerazione quanto fin qui riassunto, l’introduzione di nuove funzioni e il supporto per schermi touch in macOS risultano ancora più curiosi e intriganti. Cupertino potrebbe aver intrapreso questa strada con l’introduzione di Touch Bar nei MacBook Pro di ultima generazione che a tutti gli effetti è un display OLED touch.

Questa ipotesi però sembra poco probabile perché la gestione della barra multifunzione è affidata a un processore ARM su cui funziona una versione ridotta e modificata di watchOS. L’inclusione di funzioni per schermi touch in macOS lascia così ipotizzare lavori in corso a Cupertino: anche se non a un vero e proprio Mac tablet 2 in 1, Apple potrebbe essere al lavoro su Touch Bar più grandi oppure sulla sostituzione dei trackpad con un display touch.

Le ipotesi plausibili possono essere diverse e, considerate le numerose soluzioni possibili con queste tecnologie, è praticamente certo che emergeranno ulteriori dettagli e indiscrezioni in futuro.

macos touch
Secondo Steve Jobs l’utente alla lunga si stanca a usare il dito su uno schermo posto in verticale.

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