Microsoft si è illecitamente impossessata di alcune tecnologie per includerle in Windows Media Player? L’accusa è di una piccola società americana, Burst.com, che ha presentato una denuncia in questo senso ad un tribunale americano.
Secondo Burst.com Redmond avrebbe avuto accesso ad alcuni sistemi di compressione e trasmissione video nel corso di un’alleanza che ha condotto i produttori di Windows a collaborare con Burst.com. Microsoft avrebbe poi deciso di interrompere la partnership offrendo 1 milione di dollari per alcune tecnologie. Nonostante l’offerta fosse stata rifiutata, spiegano gli avvocati della piccola società , Microsoft si sarebbe impossessata ugualmente di quanto desiderava utilizzandolo per creare Windows Media Player 9.
Al momento il procedimento legale verte intorno alle prove che Burst.com pretenderebbe da Microsoft e che sarebbero tutte in alcune e-mail che la società ha inviato alla stessa Burst.com. Microsoft però sostiene di non avere più quei messaggi perchè cancellati dai suoi archivi. Spiegazione che Burst.com non accetta pretendendo che il giudice imponga l’apertura dei documenti memorizzati per verificare la veridicità delle affermazioni di Microsoft.
La corte avrebbe acconsentito alle richieste e avrebbe imposto a Microsoft di produrre prove più convincenti che semplici affermazioni verbali.