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Nvidia e i nuovi Mac pronti per Snow Leopard?

Facciamo due conti: sono usciti gli ultimi Mac che mancavano per rinnovare la lina al completo. Anche quel ritardatario del Mac mini è arrivato. Adesso, finalmente, non c’è un Mac che non sia al massimo vecchio di pochi mesi. Fissi o portatili che siano (con l’unica eccezione dell’hardware della Apple Tv, che però non è un Mac e quindi non conta). E adesso, cos’altro deve succedere?

C’è una considerazione logica che si deve fare. Apple non vende mai, a differenza di Microsoft, il suo sistema operativo in contesti in cui non possa funzionare. Tanto è vero che, di solito, si avvicina il momento di un nuovo parterre di apparecchi in concomitanza con il lancio di una nuova versione “maggiore” di Mac Os X. In questo caso, sappiamo tutti da tempo che quest’anno sta arrivando Snow Leopard, la versione 10.6 del sistema operativo di Cupertino, che non sarà  una rivoluzione di design o di funzionalità , ma un arricchimento e perfezionamento delle tecnologie “sotto il cofano”, cioè nel motore della vettura software di Apple.

I due cambiamenti più annunciati e discussi sino a questo momento sono OpenCL 1.0 e Grand Central. La prima tecnologia, standard aperto come la seconda, consente di utilizzare la potenza di calcolo della Gpu, cioè delle schede grafiche discrete o integrate che siano, nelle funzionalità  non solo grafiche delle attività  di calcolo del sistema operativo. La seconda, Grand Central, è un tentativo massiccio di portare il parallelismo all’interno del sistema operativo e delle applicazioni in maniera nativa. A differenza del sistema a 64 bit di indirizzamento della memoria e delle operazioni tramite i registri del processore e i bus di sistema (che sta arrivando), lo sfruttamento del parallelismo è pensato per quanto riguarda la possibilità  di far eseguire operazioni diverse in contemporanea al sistema operativo e ai software sfruttando l’architettura a più cuori. In altre parole, più cuori ha il sistema hardware, più veloce gira il software a parità  di clock.

Si vede dunque come, adesso che le carte sono sul tavolo con tutti i nuovi Mac pronti e dotati di schede video moderne e capaci di sfruttare le due tecnologie software (il lavoro con Nvidia è iniziato 5 anni fa, quello con Ati procede alla grande e fa da contraltare alla scelta di Apple di stare con Intel e non con Amd che peraltro è adesso proprietaria di Ati), che Mac Os X 10.6 Snow Leopard farà  un salto in avanti che Windows 7 non riuscirà  neanche a immaginare e comprendere. Il sistema operativo che Microsoft non può permettersi di sbagliare, infatti, è tutto costruito intorno al miglioramento grafico, dell’esperienza dell’utente, della sicurezza e di un minor impatto sulle risorse di sistema (dovrà  anche girare sui Netbook, con poca memoria e ancora meno processore), mentre si dimentica totalmente di portare novità  di sostanza per quanto riguarda l’utilizzo di nuove tecnologie.

Virtualizzazione, parallelizzazione e sfruttamento delle Gpu per compiti di sistema non grafici sono cose che gli ingegneri di Redmond ancora si sognano. Vedremo se Microsoft questa volta non accuserà  pesantemente il colpo oppure no. In ogni caso, il sistema di Apple Mac Os X 10.6 sembra ormai che abbia la sua futura culla arredata. Arriverà  prima dell’estate? Perché tutto pare essere pronto…

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