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Di chi è FireWire Direct?

Si sono chiariti i dettagli della complicata vicenda che ha coinvolto FireWireDirect, una nuova società  che dovrebbe dedicarsi interamente allo sviluppo e alla commercializzazione di periferiche FireWire, e alcuni siti Web americani. I giornalisti di questi siti, infatti, facendo seguito alle informazioni contenute in un comunicato stampa avevano annunciato alla fine della passata settimana che FireWireDirect aveva acquistato i diritti di sfruttamento delle periferiche IEEE 1394 di MacTell. Il comunicato si è poi dimostrato essere un falso ma un dettaglio ha fatto sospettare che si trattasse tutt'altro che di uno scherzo di un burlone. Nel testo, infarcito di grossolani errori, si attribuiva a Roy Stocker un incarico dirigenziale nella nuova società . Il nome di Stocker, ex CEO di MacTell, è ben noto ai creditori della società  che avevano ottenuto dal tribunale di poter riscuotere quanto loro dovuto non solo dalla liquidazione della stessa MacTell ma anche da tutte le altre società  controllate dallo stesso Stocker. Di qui la necessità  da parte di Jeff Chasick, ex executive di Apple, ixMicro e Newer Technology, unico, almeno ufficialmente, proprietario di FireWireDirect, di precisare che nonostante, effettivamente Stocker sia parte del management e possieda parte della società , per l'organigramma è di fatto un dipendente. Precisazioni che non sembrano avere convinto alcuni siti che hanno scoperto che il titolare del dominio FireWireDirect.com è proprio Stocker. La complicata vicenda coinvolge, infine, anche un sito formalmente indipendente FireWire World il cui nome di dominio era di proprietà  fino a qualche settimana fa dello stesso Stocker. FireWire World ha confermato di avere acquisto da Stocker il dominio ma smentisce di avere a che fare con FireWire Direct.
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Ecco il chip da 1 GHz di Intel

Anche Intel rivela il suo chip da 1 GHz. Lo annuncia oggi un comunicato stampa della società  facendo seguito al precedente annuncio di AMD che lo scorso lunedì aveva fatto sapere di avere iniziato la distribuzione di processori Athlon da un miliardo di Hertz. Battuta sul tempo e sul piano dell'immagine Intel sembra rispondere duramente alla più piccola concorrente sul piano del prezzo. Il chip di Intel costerà  infatti solo 999$ contro i 1299 di Athlon.
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Progressi nella caccia agli hackers

L'FBI sta facendo progressi nella ricerca dei responsabili degli attacchi DOS di inizio mese. La notizia viene diffusa da Michael Vatis, direttore del National Infrastructure Protection Center dell'FBI che precisa anche che però l'individuazione dei colpevoli potrebbe richiedere ancora tempo. Al momento esperti di informatica stanno analizzando 630 Gigabytes di dati e una mole di documentazione cartacea che se potrebbe bastare a caricare diversi rimorchi di camion. "Nonostante questo - ha detto Vatis - sono ottimista sulla possibilità  che la nostra indagine si concluda con un successo".
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Apple: altro quarto fiscale da record?

Si è arrestata a 132,06$, nuovo record di tutti i tempi, con un +13,7% la galoppata delle azioni di Apple al Nasdaq nella giornata di ieri . Da record anche l numero di pezzi scambiati, molto vicino a quota 10 milioni quando la media è normalmente della metà . Il merito dell'entusiasmante prestazione che ha colto di sorpresa molti analisti che si attendevano un periodo di calma fino all'approssimarsi del resoconto fiscale di aprile è dovuta alle dichiarazioni dell'analista di Donaldson Lufkin & Jenrette, Kevin McCarthy che ha rilasciato dichiarazioni molto positive sull'andamento delle vendite della società  di Cupertino.
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Da qualche parte ancora la Yellow Box

Non è ancora morto il progetto di Apple di prepare un ambiente operativo le cui applicazioni possano essere facilmente esportabili verso o da altre piattaforme?
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Gli hackers non sono più quelli di una volta…

Anche gli hackers, come il tempo e i giovani, non sono più quelli di una volta. A definire i protagonisti dei recenti assalti ad alcuni siti Web "semplici vandali senza ideali,", sono i protagonisti della pirateria elettronica di un tempo. Un gruppo ristretto che operava sulla rete a base di stringhe di comando e modem da 1.2 b/sec e sulla scorta di filosofie a metà  tra l'anarchismo informatico e la liberazione delle idee. Per la maggior parte non più attivi, i "pirati e signori" di un tempo hanno ora sui 30 anni e ricordano con nostalgia gli inizi della loro "missione" che risale a 7 o 8 anni fa. Un'era distantissima visto che gli anni in campo informatico vanno moltiplicati per un fattore che se per i cani è sette per l'universo dei bit è di dieci
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Microsoft registra il dominio X-Box

Sembra proprio che le voci che vogliono Microsoft impegnata a produrre una CPU esplicitamente pensata per i giochi siano vere. Nei giorni scorsi, infatti, la società  di Redmond ha registrato il dominio X-Box, ovvero il nome che dovrebbe contraddistinguere la consolle con il marchio delle finestre. Un segnale inequivocabile che il momento della presentazione della "PSX delle finestre" potrebbe davvero essere vicino e corrispondere alla realtà  l'indiscrezione secondo la quale Bill Gates è intenzionato ad introdurne le caratteristiche nel contesto del keynote che terrà  alla Game Developers Conferece che si tiene tra due settimane a San José.
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Ecco il primo chip bionico

Pronto il primo chip bionico. La notizia e' comparsa nell'edizione di sabato del San Francisco Chronicle che attribuisce ad un professore californiano dell'università  di Berkeley l'inclusione di una cellula vivente incorporata all'interno di un minuscolo circuito di silicio. L'inventore, il prof. Boris Rubinsky, ha dichiarato che il chip bionico è uno strumento da laboratorio che sarà  di grande aiuto nel campo della ricerca delle terapie genetiche, consentendo di suddividere i frammenti di DNA in cellule e poter così, ad esempio, porre rimedio a particolari malformazioni genetiche.
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All’Europa non piace il grande fratello

Il grande fratello esiste e ha il volto con cui lo ha reso popolare una leggenda urbana ormai largamente diffusa nel nuovo millennio ha le orecchie di Internet, gli occhi dei satelliti e un nome che semba evocare un mostro mitologico: Echelon. A metà  tra una sentinella e uno spione agli steroidi il sistema sarebbe stato ideato dagli USA con la complicità  di alcuni dei suoi fedeli alleati, Gran Bretagna, Australia, Canada e Nuova Zelanda, con lo scopo di controllare tutti i sistemi di comunicazione al mondo: telefonate, posta elettronica, fax e fungere da guardiano della democrazia nel corso degli anni della guerra fredda. Grazie a Echelon, infatti, i servizi segreti dei paesi occidentali erano, ma serebbe meglio dire "sono", come spiegheremo più in là , in grado di monitorare costantemente una massa enorme di dati e informazioni che fluivano in ogni angolo del globo, con particolare riferimento a quelli diretti verso i paesi anglosassoni o provenienti da questi ultimi.
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Earthlink: problemi di accesso

Problemi per gl utenti di Earthlink. L'Internet provider, uno de più grandi d'America, è stato inaccessibile per 50 minuti nel corso della giornata di ieri. Chi cercava di collegarsi ai suoi server riceveva un messaggio d'errore che lo informava della impossibilità  di accedere alla rete. I problemi sarebbero stati determinati, ha annunciato la società , da un errore nella fase di caricamento di un nuovo software e non da un attacco di hackers, come ha subito sospettato qualcuno. Ricordiamo che Earthlink ha un accordo strategico con Apple che ha investito 200 milioni di dollari nella società  facendone il fornitore d'accesso ufficiale per i computers con la mela venduti negli USA.
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DOJ e Microsoft sempre più lontani

Tutti, Microsoft soprattutto, continuano a ripetere che un accordo non è ancora da escludere. Ma da quanto si è visto nell'ultimo giorno del processo per monopolio il gigante dell'informatica e il dipartimento di giustizia non potrebbero essere più distanti e arroccati sulle loro rispettive posizioni. La prova è giunta dalle dichiarazioni e dal modo con cui i due avversari si sono affrontati nella corte di giustizia che per l'ultima volta, dopo 76 giorni di udienza, ha messo di fronte gli avvocati dell'una e dell'altra parte. La convocazione era stata fatta per ascoltare i cosidetti "argomenti finali", ovvero le conclusioni che accusa e difesa traggono a completamento e integrazione delle rispettive posizioni. L'invito che viene rivolto dal giudice, in questo caso, è di non ripetere quanto già  comunicato con le documentazioni già  presentate e dunque l'attesa i giornalisti era per qualche nuovo dettaglio o nuove sfumature sia da parte del DOJ che da parte di John Warden , il capo del collegio avvocatizio he difende Microsoft e in parte è stato così.
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“Sherlock: allarme ingiustificato”

Sherlock "ruba" gli indirizzi di posta? Forse, ma né più né meno come "rubano" l'indirizzo di e-mail anche altre applicazioni Internet . Quanto segnalato da MacWelt, che ha pubblicato nei giorni scorsi un allarmato articolo al proposito, è dunque un allarme un po' fuori misura. Il parere è di Fabrizio Di Giuseppe che ci scrive al proposito
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Minuetto senza fine

MacOs 9.01, MacOs 9.02, MacOs 9.03 ma ancora nessuna versione finale. Il cammino di Minuet, l'aggiornamento di MacOs 9.0 il cui rilascio era inizialmente ipotizzato per l'inizio di dicembre, non sembra ancora imminente e la sua numerazione in fase beta lo dimostra in maniera esemplare. Inizialmente destinato ad essere un bug fix con poche nuove funzionalità  veniva spedito agli sviluppatori e ai beta testers con il numero progressivo 9.01. Cammin facendo, però, i piani sembrano essere cambiati e ora non solo la numerazione ha fatto due passi avanti ma ancora non si riesce a capire quando e come l'aggiornamento verrà  rilasciato.
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Apple: conferme e novità  (poche) delle strategie per l’Europa

Centralizzazione delle operazioni di marketing a livello europeo in un'ufficio parigino. Scorporazione della combinazione "DACH", ovvero del conglomerato Germania, Svizzera e Austria che faceva capo alla filiale tedesca. Sette paesi leader che godranno di supporto e investimenti per il lancio de prodotti. Questi alcuni degli elementi fondamentali della strategia che Apple sta portando avanti per la riorganizzazione delle proprie filiali in Europa e che sono state anticipate ieri da alcuni siti Internet tra cui MacWelt, l'edizione tedesca di MacWorld. Tra tutti i dettagli esposti dal giornale quello maggiormente inedito e anche più interessante per il futuro della piattaforma nel nostro paese è l'inclusione di Apple Italia tra i sette paesi che Apple appoggerà  maggiormente per la diffusione della piattaforma a livello consumer. Con le filiali Tedesca, Svizzera, Francese, Olandese, Inglese e Svedese quella del nostro paese farà  parte delle cosidetto "European Leadership Team". I manager italiani dovrebbero fare riferimento, con i loro colleghi, direttamente alla sede centrale parigina da dove verranno riversate le risorse necessarie per le campagne promozionali. In realtà  non si tratta di una novità  vera e propria. Da quanto ha appreso Macity da ormai più di un anno Apple Italia è stata elevata nel rango delle filiali mondiali.
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Niente diretta per Tokyo

Niente trasmissione via Internet da Tokyo. Dopo qualche incertezza, sorta nelle scorse ore per il ritardo con cui Apple tardava ad annunciare la home page da cui avrebbe reso disponibile il link per lo streaming in QT, da molti siti americani giunge ora la conferma: il keynote di Jobs non sarà  disponibile che in differita. Lo annunciano le pubbliche relazioni di Apple che sottolineano anche che non ci sarà  neppure una trasmissione via satellite. La notizia sta facendo sorgere qualche sospetto sulla reale consistenza delle voci che annunciavano il lancio di nuovi prodotti in occasione dell'vento Giapponese. Ma pare che si tratti di dubbi infondati, almeno stando ad alcuni osservatori.
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“LiveMotion: un grande futuro”

Un nostro amico che vuole restare anonimo ci fa sapere di avere cominciato a testare Ground Zero, il nome in codice di LiveMotion, il cosidetto "Flash Killer" di Adobe cui facevamo cenno qualche giorno fa. Ecco la sua opinione
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Connectix: una VGS per l’Europa

"Stiamo seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di rilasciare una versione di VGS per il mercato Europeo. Ora, dopo la sentenza della corte di San Francisco, i tempi sono maturi". La dichiarazione di Roy McDonald, CEO di Connectix, a Maccentral conferma quanto scritto questa mattina su queste pagine.
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Apple Sesta in USA nel ’99

DataQuest conferma il sesto posto americano di Apple, cui facevamo cenno anche ieri, ma nello stesso tempo non smentisce neppure le voci di una riduzione, seppure lieve, della quota di mercato rispetto alla scorso anno. La Società  di Cupertino, infatti, passa dal 4,6% al 4,4%, ciò nonostante una crescita del 17% rispetto all'anno precedente.
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Power Pete torna in servizio

Chi non ricorda PowerPete? Il simpatico "soldatino" ipervitaminizzato che faceva polpette di perfidi omini-biscotto e diaboliche caramelline multicolore lanciato qualche anno fa da Pangea torna in servizio.
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Acquisti on line: italiani ultimi

Gli Italiani sono tra i popoli al mondo che meno di altri utilizzano la rete per acquisti. Paura di "sole" e fregature? Atavica abitudine alla contrattazione, non ammessa sulla rete? Disinformazione? Scarsa diffusione di Internet? Difficile da dire.
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La cronaca del primo MacProf meeting tenutosi nelle campagne pesaresi con ospiti di eccezione e una protagonista indiscusso: il primo iBook in Italia con la sua esclusiva scheda Airport per il Wi-Fi.

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