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Patto tra Parallels e Microsoft per Windows 10 sui Mac con M1

Installare Windows 10 per ARM sui nuovi Mac con CPU M1 di Apple è facilissimo grazie all’ultima versione beta di Parallels Desktop (abbiamo indicato il procedimento qui). Il passaggio più complicato, almeno al momento, è ottenere il file con l’immagine-disco di Windows 10 per ARM, versione che possono scaricare solo OEM, alcuni sviluppatori e tester. In futuro ottenere il file con l’immagine-disco di Windows 10 per ARM potrebbe essere meno complicato del previsto.

A quanto pare, infatti, Microsoft ha collaborato con Parallels; almeno questo sembra di capire dall’entusiasmo di un tweet scritto da Omar Shahine, Vice President responsabile OneDrive. Il sistema operativo di Microsoft potrebbe in questo modo essere fornito legalmente e senza troppi problemi a chi acquisterà la futura versione di Parallels Desktop per i Mac con CPU M1.

Parallels aveva mostrato in anteprima la nuova versione del suo software di virtualizzazione il 10 novembre, in occasione dell’evento “one more thing” di Apple, nel corso del quale sono stati annunciati i nuovi Mac con CPU M1. Questi modelli non sfruttano più i processori di Intel ma SoC costruiti “in casa” da Apple e dunque applicazioni di virtualizzazione devono essere completamente riscritte.

Nel corso dell’evento Apple, Parallels aveva mostrato Parallels Desktop che eseguita una macchina virtuale con Linux e inizialmente non si era capito se sarebbe stata offerta o no la possibilità di eseguire anche Windows. Con l’arrivo della technical preview di Parallels Dekstop per i Mac con M1, Parallels ha indicato la possibilità di installare in una macchina virtuale Windows 10, la versione specifica per architettura ARM, attualmente preinstallata su PC “Windows 10 su ARM” come ad esempio il Surface Pro X di Microsoft. Se, come sembra, arriverà una versione “standalone” (indipendente) di WIndows 10 per ARM, non ci saranno più ostacoli tecnici e legali per consentire l’esecuzione di questa versione di Windows. Anche Craig Federighi, responsabile degli ingegneri software Appl, aveva tempo addietro dichiarato che questa possibilità è una decisione che solo Microsoft può prendere.

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