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Per Agcom gli influencer hanno gli stessi obblighi dei programmi TV

Il Consiglio del’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom)  ha deciso  di indire una consultazione pubblica sulle misure per “garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi”.

La crescente rilevanza e diffusione dell’attività di “influencer”, “vlogger”, “streamer” o “creator” che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi – su cui esercitano la responsabilità editoriale – tramite piattaforme per la condivisione di video e, in generale, tramite social media, ha attirato l’interesse delle istituzioni pubbliche, in considerazione dell’impatto che essi hanno sugli utenti, sui consumatori e sulla società, conducendo all’avvio di iniziative regolamentari in numerosi Paesi europei.

L’Autorità riferisce di riflessioni circa le disposizioni normative e regolamentari applicabili a questi soggetti, anche al fine di favorire “una maggiore trasparenza e consapevolezza” nei confronti dei soggetti interessati e del pubblico.

La consultazione pubblica consentirà – secondo l’Autorità – di garantire il rispetto da parte degli influencer di disposizioni e linee-guida.

Per Agcom gli influencer hanno gli stessi obblighi dei programmi TV
Foto di Amelia Bartlett – Unsplash

Il presupposto è che gli influencer svolgono un’attività analoga o comunque assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi sotto la giurisdizione nazionale e sono, dunque, chiamati al rispetto delle misure previste laddove richiesto.

L’Autorità ha ritenuto sin da ora opportuno diversificare tra: soggetti che propongono contenuti audiovisivi in modo continuo (es. YouTuber) e soggetti che operano in maniera meno continuativa e strutturata, ai quali, di contro, non appare giustificata l’applicazione nella sua interezza del regime giuridico previsto per i servizi di media audiovisivi a richiesta.

L’Autorità intende dunque, con l’avvio della citata consultazione pubblica, “individuare un quadro chiaro e trasparente delle disposizioni applicabili anche agli influencer”, assicurando, tuttavia, di non prevedere oneri burocratici non necessari.

La consultazione pubblica avrà una durata di 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito internet istituzionale dell’Autorità.

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