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Recensione iPhone applicazione per applicazione – 1. Safari

Abbiamo testato in passato alcuni interessanti smartphone in grado di accedere alle pagine “full” di siti web tradizionali e ingradirne i particolari ma il Safari che è in dotazione ad iPhone rappresenta per molti versi una versione “intelligente” del programma di navigazione perchè abbina ad una ottima risoluzione (non la massima su uno smartphone – alcuni dispositivi compatti basati su Windows Mobile arrivano a 640×480 pixel) una interazione con la pagina web e le parti che la compongono di una comodità  estrema.

Il software utilizza lo stesso motore di rendering delle versioni per Mac e Window: il WebKit è lo stesso ma quello che rende il tutto più attraente e pratico sono le gesture per lo zoom sulle varie parti della pagina e il trascinamento sulla grande superficie dello schermo.

Abbiamo provato a visualizzare siti di ogni genere, dal più semplice blog a strutture complesse come quella del quotidiano online “La Repubblica” e, contrariamente a quanto accade con altri browser (come la versione di Opera per dispositivi mobili anche nella recente versione beta 4) la visione e l’accesso anche a porzioni di dimensioni ridotte è molto comodo.

E’ sufficiente fare un doppio “tap” con il dito e il software riconosce automaticamente la larghezza dell’area di testo ingrandendola alla massima larghezza dello schermo.
Naturalmente la maggiore leggibilità  la si ottiene ruotando l’iPhone in posizione orizzontale.

Allo stesso tempo possiamo utilizzare la gesture di avvicinamento o allontamento di due dita sullo schermo per ridurre o ingrandire ulteriori porzioni, foto o testi.

Per avere una idea di come la cosa funzioni vi mostriamo questo video di Antonio Mattaliano che (pur sempre a bassa risoluzione – trattandosi di YouTube) rende evidente come il nostro sito sia leggibile in ogni sua parte, sia negli articoli della home page che in quelli interni.

La generazione delle pagine dipende sopratutto dall’efficienza della rete: se utilizzate Edge aspettatevi qualche frazione di secondo o qualche secondo per riempire interamente lo schermo con una pagina complessa renderizzata, se viaggiate con il Wi-Fi la risposta è praticamente immediata.
Una cosa da osservare è che nelle operazioni di ingrandimento e di “pre-rendering” si ha una fase rapidissima in cui la pagina sembra impastata… un pò come accade quando ingrandite una immagine con rapidi click in anteprima.

Come si può vedere dal filmato la rotazione della vista è pressoché immediata e permette una accesso molto comodo alle varie parti della pagina.

Quello che è risaputo e che si nota anche osservando la pagina di Macity è che iPhone non supporta Flash: i banner che girano sul nostro sito in questo formato non sono visualizzati. Safari non supporta neppure gli applet Java che sinceramente non ci sembrano molto interessanti al di fuori di applicazioni di videosorveglianza.
Safari non legge neppure i plugin QuickTime anche se c’e’ una opzione per disattivarli(!).

Quel che è interessante, e non potrebbe essere altrimenti, è la compatibilità  con i siti che utilizzano Ajax e fanno il massimo per non dipendere da alcuna piattaforma: Gmail ad esempio funziona molto bene mentre altrettanto non si può dire della gestione della posta elettronica di .Mac.

Il plus di Safari nella navigazione, la sua estrema fedeltà  alla pagina originale (a parte i contenuti flash) può rappresentare alla fine anche un minus per chi non ha un contratto telefonico Flat o deve comunque stare attento ai Megabyte consumati: con un browser che si basa su Gateway come Opera mini la banda occupata è minima visto che la richiesta viene inviata ad un server e la pagina renderizzata con il minimo di impatto sul peso di elementi grafici con Safari per iPhone vi scaricate esattamente tutta la grafica che il sito vi propone.

La parte bassa della finestra di Safari è dedicata alla navigazione, preferiti, e pannelli.

La gestione dei preferiti è molto semplice: basta premere sul bottone “+” nella barra degli indirizzi, assegnare un nome ed una cartella e cliccare su “Save”: andranno a finire in una cartella a cui potrete accedere con la consueta modalità  di consultazione delle liste verticali che trovate nei contatti.

La gestione dei “pannelli” è comodissima soprattutto perché in pratica avete a video una una anteprima ridotta delle pagine che potete aggiungere premendo sul bottone “new” e consultare anche in seguito una volta scaricate sulla cache del vostro programma di navigazione. Facendo scorrere il dito sullo schermo da sinistra a destra o viceversa potrete far scorrere le anteprime sullo schermo o chiuderle premendo sulla X rossa in altro a sinistra di ogni pannello.

La tastiera a video con l’iPhone in posizione “verticale” è abbastanza comoda ma richiede almeno 3 o 4 giorni di utilizzo per acquisire padronanza nella digitazione e nella risposta audiovideo al vostro tocco su una superficie completamente liscia e rigida qual è quella del vetro frontale del telefono.

Molto più comoda per lunghe digitazioni quella che appare per l’inserimento di URL con l’iPhone in “orizzontale” e sarebbe interessante averla anche per la composizione di email.

Altra cosa da notare in negativo è che, per lasciare posto alle gesture che utilizzano le dita come strumenti di input non esistono gesture per le funzioni di Taglia, incolla, drag-and-drop e selezione del testo: questo rende difficile utilizzare l’iPhone per partecipare a Forum o siti di comunicazione sociale in cui spesso è necessario o comodo citare pezzi di altri interventi senza utilizzare appositi bottoni ed essere costretti a cancellare le parti non necessarie.

La larghezza di un dito limita la densità  di link in una pagina: se i link sono troppo vicini gli utenti non saranno in grado di selezionarne uno.

Infine l’instabilità : siamo alla versione 1.0 di questa applicazione su iPhone e sicuramente può avere difetti di gioventù correggibili con un primo update e sarà  da verificare una migliore gestione delle applet Java o dei contenuti flash non compatibili, il fatto è che in diverse occasioni l’applicazione ha cessato di funzionare senza crash eclatanti ma riportandoci allo schermo iniziale.

Una nota aggiuntiva su come il browser viene riconosciuto dalle pagine web. L’user agent è lo stesso di Safari 3 per Mac e Windows, ma Safari per iPhone può essere individuato da questi dati

Mozilla/5.0 (iPhone; U; CPU like Mac OS X; en) AppleWebKit/420+ (KHTML, like Gecko)
Version/3.0 Mobile/1A543a Safari/419.3

Con platform string =: (iPhone; U; CPU like Mac OS X; en)

Sarà  quindi possibile tracciare le visite al vostro sito Web con iPhone e predisporre pagine o accorgimenti o “deviazioni” per ottimizzare l’uso degli utenti con il cellulare di Apple.

Sulla gestione di Safari in iPhone e sulla progettazione di pagine compatibili pubblicheremo un articolo specifico nei prossimi giorni.

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