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Royalty su Android, sboccia la pace tra Microsoft e Samsung

C’è un accordo sulla diatriba che da tempo contrappone Samsung e Microsoft. La multinazionale sud coreana da tempo avrebbe dovuto corrispondere a Microsoft alcune royalty su brevetti sfruttati in Android tenendo fede a un accordo del 2011, che prevedeva il pagamento da parte di Samsung di un “obolo” per ogni dispositivo Android venduto: il sistema operativo di Google sfrutta infatti alcuni brevetti dell’azienda di Microsoft e questa aveva subito avanzato le sue richieste ai produttori Android, stringendo accordo con tutti.

Dopo l’acquisto di Nokia, però, Samsung ha interrotto i pagamenti, sostenendo che a seguito dell’acquisto dell’azienda finlandese, l’accordo fra Samsung e Microsoft non fosse più valido, essendo ora l’azienda di Redmond anche un diretto concorrente di Samsung.

Le due società si sono ora accordate decidendo di interrompere le procedure giudiziarie in corso sia presso la corte statunitense, sia presso la camera di commercio internazionale. In un comunicato congiunto si legge: “Samsung e Microsoft sono liete di annunciare che hanno posto fine alla loro disputa contrattuale presso la Corte degli Stati Uniti e l’arbitrato della ICC (International Chamber of Commerce, ndr). I termini dell’accordo sono confidenziali”. Tra i possibili retroscena che hanno portato alla risoluzione della controversia, da tempo di vocifera di accordi per spingere i sud coreani a produrre smartphone con Windows Phone.

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