Samsung è leader mondiale nel campo degli smartphone pieghevoli ma ora, con i cinesi ormaio vicinissimi ed Apple che potrebbe assestare un colpo da maestro in questo ambito, vuole aprire uno scenario nuovo: lo smartphone con tre schermi pieghevoli. Un progetto di cui si è parlato brevemente in passato, poi dimenticato e considerato solo un rumor irrealizzabile ma che ora sembra molto vicino.
Un progetto reale, già progettato e funzionante
Del cosiddetto “tri-fold” si era discusso dopo il lancio della serie Galaxy S25, quando Samsung aveva brevemente lasciato intravedere un dispositivo pieghevole a tre pannelli. Poi, silenzio. Né al recente Galaxy Unpacked, né in altri momenti pubblici, il cosiddetto Galaxy G Fold ha trovato spazio.
Ma ora un dirigente Samsung ha rivelato ad Android Authority che l’azienda ha “già da tempo completato la progettazione del tri-fold”, che sarebbe pronto per andare in produzione. Il problema? La domanda del mercato.
“Abbiamo il dispositivo. Siamo pronti. Potremmo iniziare la produzione. Ma per quale scopo? È quello che stiamo cercando di capire”, ha spiegato l’executive, sottolineando come il vero nodo sia la reale richiesta da parte dei consumatori.
Cosa sappiamo sul Galaxy G Fold
Anche senza annuncio ufficiale, le indiscrezioni sul Galaxy G Fold iniziano a delineare un quadro tecnico dettagliato. Secondo quanto riportato da The Korea Times e rilanciato da Android Authority, il dispositivo dovrebbe avere:
- Schermo OLED da 10 pollici
- Processore Snapdragon 8 Elite
- Fotocamera principale da 200 MP
- Teleobiettivo 3x da 10 MP
- Ultragrandangolare da 12 MP
- Selfie camera da 10 MP
Il prezzo, almeno in Corea del Sud, dovrebbe superare i quattro milioni di won, pari a circa 2.922 dollari che tradotti in Euro e sommati delle tasse potrebbe sifgnificare una cifra non troppo distante da quota 4000.
Una sfida di design e di senso
Da un punto di vista tecnico, Samsung ha dimostrato di essere in grado di costruire un dispositivo del genere. Secondo alcune immagini trapelate tramite One UI 8, il nuovo foldable avrebbe un design diverso da quello di Huawei, più simile a una lettera “G” una volta piegato, e con un’estetica più sobria e meno esposta.
Il vero dilemma è quindi di senso e non di fattibilità: a cosa serve un telefono a tre schermi? C’è un pubblico pronto ad accoglierlo? In un momento in cui anche i foldable “semplici” faticano ancora a imporsi nel mercato di massa, l’idea di un tri-fold resta affascinante ma rischiosa.
Una fonte interna ha spiegato che l’azienda sta in effetti valutando con attenzione l’utilità di un formato così radicale in uno scenario dove il pubblico continua a preferire forme e funzioni consolidate. Huawei, ad esempio, ha già provato con il Mate XT a proporre un design “a fisarmonica” con tre pannelli, ma il prezzo proibitivo e l’usabilità limitata hanno frenato l’interesse.
Per questo il Galaxy G Fold dovrebbe arrivare in produzione a settembre 2025, ma con una prima disponibilità limitata alla Corea e alla Cina. Una strategia per testare la risposta del pubblico prima di un eventuale lancio globale nel 2026.
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