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Secondo il futuro CEO di Intel l’azienda deve seguire l’esempio di Apple

Pat Gelsinger è l’uomo che da febbraio di quest’anno diventerà CEO di Intel. Scelto pochi giorni addietro al posto di Robert Swan (in carica dal 2019), ha l’arduo compito di riportare Intel in carreggiata.

Il sito The Oregonian (nell’Oregon ci sono diverse fabbriche Intel, vivono qui 21.000 dipendenti ed in questo territorio vengono portate avanti ricerca e sviluppo) riferisce che Gelsinger ha già parlato con i dipendenti.  «Dobbiamo essere in grado di fornire prodotti migliori per l’ecosistema PC, più di quanto faccia una certa azienda “lifestyle” di Cupertino», ha riferito Gelsinger alludendo chiaramente ad Apple e al suo processore M1“, inizio della transizione che entro un biennio allontanerà Cupertino dalla Casa di Santa Clara; il novello a.d. di Intel ha fatto capire che in futuro bisognerà essere “bravi quanto loro”.

Riuscire a creare qualcosa (un SoC, un processore) come ha fatto Apple è solo una delle sfide che attende l’ancora capo di VMware. Intel ha allettato Gelsinger con un pacchetto annuale di 116 milioni di dollari (guadagni che terranno conto delle performance del gruppo). La Casa di Santa Clara dovrà decidere se fare affidamento o no a TSMC o Samsung per la produzione di futuri processori con nodi produttivi che Intel non riesce ancora a padroneggiare, scelte che i mercati attendono di capire e per le quali bisognerà aspettare che il nuovo CEO prenda effettivamente le redini in mano, al posto di Bob Swan.

Pat Gelsinger è il nuovo CEO di Intel
Pat Gelsinger

Il 21 gennaio Intel dovrebbe annunciare i risultati finanziari dell’ultimo trimestre; sarà il momento di capire se ci sono novità sul versante dei nodi a 7 nanometri (l’azienda ha già in precedenza ammesso di essere indietro). Gli analisti prevedono un fatturato di 75 miliardi di dollari, in crescita del 5% su un anno, “merito” della pandemia che ha costretto molte persone a lavorare da casa e studenti/insegnanti ad armarsi di computer per la didattica a distanza.

L’arrivo in Intel di Gelsinger è in realtà in ritorno a casa. Ha cominciato la sua carriera nella Casa di Santa Clara alla fine degli anni ’70 lavorando a stretto contatto con i fondatori Robert Noyce, Gordon Moore e Andy Grove. Aveva lasciato Intel dopo tre decenni per andare prima a EMC e poi a VMware, azienda che, sotto la sua guida, ha raddoppiato le dimensioni.

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