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Sette errori da non fare dopo avere acquistato un NAS

Un NAS (Network-Attached Storage) è un dispositivo di archiviazione dati che consente di conservare foto, video, musica e documenti via rete. Può essere sfruttato a scopo personale o condiviso con  la famiglia, amici o tra i colleghi. È tipicamente possibile accedere al NAS mediante dispositivi mobili e computer, e rispetto ai servizi cloud un NAS offre maggiore praticità e funzionalità avanzate, particolarmente comode in famiglia o negli uffici.

I vantaggi sono tanti (es. la possibilità di archiviare dati in modo sicuro, eseguire backup automatici, sfruttare funzionalità di condivisione avanzate, ecc.) ed è facile comprendere quanto questi dispositivi di rete siano comodi in numerosi frangenti (archiviazione foto, video, musica, streaming e molto altro).

Dopo l’acquisto di un NAS molte persone non tengono ad ogni modo conto di particolari vulnerabilità o debolezze che possono riguardare questi dispositivi: non sono dispositivi infallibili come alcuni credono e di seguito evidenziamo alcune cose di cui è sempre bene teneto conto.

Acquistate NAS con almeno due alloggiamenti per dischi e predisposti per RAID

L’impostazione predefinita di fabbrica del livello RAID definito dal sistema operativo del NAS varia in base al numero di dischi presenti nello chassis. Con almeno due dischi è possibile attivare meccanismi di protezione che consentono di proteggere i dati o se una delle due unità si dovesse guastare. Il livello RAID disponibile varia in base al numero di dischi usati. Due dischi sono il minimo per un sistema RAID; se i dati sono molto importanti, ancora meglio usare sistemi con 4 dischi. Per quanto riguarda volumi con quattro dischi, il livello RAID 0 è la scelta ideale in relazione alla capacità di memorizzazione, ma presenta un grave punto di debolezza dovuto all’assenza di protezione dei dati per prestazioni quasi pari a quelle del livello RAID 5. Il RAID 6 garantisce protezione dei dati anche in caso di guasto di due dischi. Alcuni produttori offrono altri sistemi ancora; se i dati sono fondamentali, è importante tenere conto della sicurezza e non della capacità di archiviazione.


Non è necessario collocare il NAS in bella vista

Una volta configurato, non c’è bisogno di avere il NAS sempe e comunque in bella vista. Si può collocare in altri punti (lontano da occhi indiscreti e potenziali ladri). Se il problema è la distanza dal router, potete sfruttare uno switch, attaccare il NAS con un cavo allo switch e quest’ultimo al router con un diverso cavo di rete. È ad ogni modo bene posizionare il NAS affinché non sia a contatto diretto contatto con la luce, zone dove non vi siano sbalzi o cambiamenti improvvisi di temperatura o umidità. Importare scegliere anche superfici stabili e abbastanza areate (in modo da consentire lo smaltimento del calore).


Usate dischi specifici per NAS

Alcuni NAS arrivano senza dischi e l’utente può inserire gli HDD che vuole. È bene non usare tradizionali dischi rigidi ma HDD specifici per NAS: questi dischi sono tipicamente in grado di supportare intensi carichi di lavoro e sono consigliati per ambiti quali la videosorveglianza, accesso continuo ai dati, backup, RAID e così via.

I dischi per i NAS sono pensati per un funzionamento continuo; è vero che sono solitamente più lenti (5400RPM anziché 7200RPM o più), ma non serve la velocità per l’archiviazione di rete e questa “peculiarità” consente di sviluppare meno calore; spesso, inoltre, gli HDD specifici per NAS offrono una maggiore quantità di memoria cache consentendo di velocizzare le operazioni sui file.

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Uno dei grandi vantaggi dei NAS è che, se il sistema RAID è opportunamente configurato (RAID 1 o RAID 5 ad esempio) quando un disco si rompe può essere sostituito a caldo

Sfruttate il livello RAID 1 o superiore 

L’implementazione RAID 1 che è possibile attivare con almeno due dischi, offre vantaggi in termini di affidabilità (in altre parole resistenza ai guasti) che aumenta linearmente con il numero di copie. Il sistema RAID 1, detto anche mirror, mantiene una copia esatta di tutti i dati su almeno due dischi: è fondamentale quando la ridondanza è ritenuta un’esigenza più importante rispetto allo sfruttamento delle capacità.


Backup

I sistemi operativi integrati in molti NAS consentono di effettuare un backup dei dati in tempo reale o pianificato) dei dati sui volumi di dischi interni del NAS verso dispositivi esterni di archiviazione collegati alle porte USB/eSATA. Si tratta di una soluzione di cui tenere conto in caso dell’assoluta necessità di disporre sempre e comunque dei propri dati. Un backup periodo è un “paracadute” utilissimo in caso di attacchi ransomware basati sulla crittografia.

Aggiornare firmware e sistemi operativi

È bene installare sempre gli ultimi aggiornamenti forniti dai produttori. I sistemi non aggiornati sono relativamente più vulnerabili agli attacchi ransomware. Ecco perché è importante eseguire aggiornamenti regolari di software, sistemi operativi del computer, firmware e s.o. del NAS per migliorare la sicurezza del computer.


Attivare le notifiche del NAS

Tutti i moderni NAS consentono di ricevere notifiche, relative a eventi di sistema e avvisi vari. È generalmente possibile indicare un indirizzo mail al quale inviare le notifiche e definire regole specifiche (es. scegliere la tipologia di messaggi da ricevere).


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A questo indirizzo trovate un nostro articolo sui NAS per casa; qui un nostro articolo con consigli sui NAS per casa e ufficio. Tutti gli articoli, tutorial, recensioni sui NAS di macitynet partono da questa pagina.

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