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Tutti contro l’iPod. Ma ce la faranno?

Sarà  Microsoft a mandare a casa l’iPod di Apple con il suo Zune? Sarà  Creative con la prossima generazione di lettori digitali? Sony con i suoi mille prodotti, tra i quali segnatamente la Psp? Forse no, almeno secondo il blogger Ant Bytes di PhillyBurbs, aggregatore di blogger di Filadelfia.

La teoria è presentata dalla “formichina dei bit” in maniera retoricamente valida: ha comprato l’iPod, il King Kong dei lettori digitali, e ha capito che la macchina di apple è condannata. Perché? Perché non è altro che un disco rigido con una interfaccia “simpatica” che per funzionare ha bisogno di un computer: condannato a scomparire proprio come il floppy disk.

Cosa manca? Ma la connessione senza fili, la possibilità  cioè di rendere l’iPod “autonomo”, senza bisogno di passare per la rete. Invece, se potesse connettersi “in qualche modo” con iTunes, magari in una versione su misura per il piccolino. Ecco, questo non succede in casa Apple, argomenta la formichina, ma potrebbe succedere da altre parto. Perché le tecnologie praticamente ci sono?

Quali? Prima di tutto la “periferica” adatta, vale a dire il nuovo mylo (religiosamente con la “m” minuscola, che fa più trendy), prodotto da Sony e in vendita a partire dal prossimo autunno. E’ in pratica una specie di Psp senza i giochi, con GTalk, Yahoo! Messenger, Skype e connessione Wi-Fi. Si possono scaricare e vedere film o musica nel gigabyte di memoria interna espandibile con le immancabili Memory Stick. Niente hard disk, però, e questo probabilmente è il difetto più grande del lettore digitale nipponico. Costerà  circa 250 dollari.

Passiamo alla seconda parte: la formichina dei bit raccoglie una notizia appena comparsa sul web: Sprint Nextel, l’operatore telefonico americano, ha annunciato che investirà  tre miliardi di dollari nei prossimi due anni per costruire un network basato su WiMax. Si tratta della tecnologia non ancora perfettamente standardizzata (ci sta lavorando tra gli altri Intel, che a breve lancerà  un nuovo chipset sempre in versione beta), grazie agli sforzi della casa di Santa Clara, di Motorola e di Samsung. L’obiettivo è quello di cacciare dal mercato Qualcomm, che ha scelto una differente tecnologia, e di offrire ai propri abbonati un network 4G in grado di fare tutto tramite Internet: dal telefono all’email fino alla navigazione. E, argomenta la formichina, il negozio di musica digitale che non ha bisogno di usare il Pc.

Quale sarà  il risultato, secondo la nostra formichina? Che Apple dovrà  adattarsi – diciamo noi – oppure si estinguerà  proprio come il baby dinosauro a forma di iPod che il giovane blogger ha appena comprato. Magari non sarà  proprio mylo il lettore-mammifero che schiaccerà  l’iPod ma, secondo lui, la strada è quella. Sarà  così? Per adesso, pare di no. E se, come molti sostengono, Apple si dovesse “adattare”, forse l’iPod dimostrerebbe di essere un mammifero molto astuto, anziché un dinosauro. Dopotutto, come la formichina dimentica di considerare, non conta solo scegliere la tecnologia giusta, ma farlo anche nel momento adatto. Altrimenti, si esce dagli standard e non si capitalizza niente. Il fatto che proprio Apple abbia lanciato come standard universale l’Usb e il Wi-Fi (oltre alla Firewire) e decretato la morte del floppy disk o il dominio degli schermi Lcd prima e dei laptop rispetto ai computer desktop, forse qualcosa dovrebbe voler dire. No?

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