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Apple rischia di diventare moneta di scambio nella guerra commerciale tra USA e Cina

Un sito di notizie cinese, gestito direttamente dallo stato, suggerisce che Apple potrebbe essere utilizzata come moneta di contrattazione nella guerra commerciale tra USA e Cina avviata dall’amministrazione Trump.

Il rapporto di People indica come le forti vendite dei marchi statunitensi in Cina, tra cui Apple, conferiscono alla società il ruolo di merce di scambio nella guerra dei dazi annunciata tra la Cina e gli USA. Inoltre, il successo di Apple nella regione, dove altre aziende locali tentano di lottare per la sopravvivenza, potrebbe provocare rabbia popolare.

Mentre le azioni di Apple raggiungono il massimo storico, con una capitalizzazione di mercato di 1 trilione di dollari, il risultato ha scatenato qualche discussione: perché la società californiana ha avuto un notevole successo in Cina, mentre alcune aziende cinesi hanno subito grosse perdite e sono colpite duramente dai dazi voluti dall’amministrazione Trump?

Sito di Stato cinese: Apple è un diplomatico tecnologico nella guerra commerciale di Trump

Il successo ottenuto da Apple nel mercato cinese e le politiche commerciali USA potrebbero provocare sentimenti nazionalisti se le misure protezionistiche adottate dal presidente americano dovessero colpire duramente le aziende cinesi.

Se ciò dovesse avversarsi, Apple potrebbe essere una tra le principali vittime della guerra di dazi. La Cina è di gran lunga il più importante mercato d’oltremare per Apple, e rimarrebbe esposta a diverse problematiche se i cinesi dovessero farne un bersaglio di rabbia e sentimento nazionalista.

La testata nazionale cinese precisa che il Paese non vuole chiudere le sue porte ad Apple nonostante il conflitto commerciale in corso, ma avvisa che se la società statunitense vorrà continuare a operare con profitto in Cina, dovrà condividere una quota maggiore dei suoi dividendi con il popolo cinese.

USA e Cina foto banciare cineseIl rapporto afferma che le aziende cinesi ricevono solo l’1,8% dei profitti derivanti da iPhone, nonostante i dispositivi siano assemblati all’interno della regione e faccia uso per la gran parte di componenti costruiti in Cina. Il People non fornisce basi per questo calcolo, né suggerisce come il paese potrebbe ricevere una quota maggiore dalla vendita degli smartphone iOS.

Apple conosce ovviamente l’importanza del mercato cinese. Per questo Tim Cook ha già indirizzato una riflessione a Trump con la quale ha dichiarato che le barriere commerciali non rappresentano il giusto approccio; per questo Apple si trova a giocare il ruolo di diplomatico tecnologico tra le due potenze, nel tentativo di appianare i rapporti ed evitare un peggioramento delle relazioni commerciali tra USA e Cina.

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