Microsoft non esclude di rilasciare in futuro una nuovo e radicalmente riscritto Virtual PC o, se non altro, un programma in grado di fare girare su Windows su Mac. Questo quanto si apprende da alcune dichirazioni rilasciate ad eWeek in cui la rivista on line cerca di fare il punto sulla virtualizzazione in ambito Apple e sulle possibilità che si stanno aprendo per l’uso di applicazioni e sistemi operativi Microsoft sulla piattaforma della Mela.
Secondo quanto riferito da Sheridan Jones, marketing manager dell’unità Mac di Microsoft ‘quello che abbiamo detto è che la riscrittura del codice di Virtual PC, essendo l’emulatore in gran parte dipendente dal processore, avrebbe richiesto troppo tempo e che sarebbe stato come sviluppare una versione 1.0. Non abbiamo mai detto che non faremo più niente di simile’.
Secondo alcuni osservatori Microsoft potrebbe essere incentivata ad entrare nel mercato della virtualizzazione dalla prospettiva di vendere copie di Windows in bundle con l’applicazione. Questa politica veniva seguita quando era ancora in commercio Virtual PC. Un altro fattore incentivante potrebbe essere la versione Windows di Virtual PC; partendo da quel codice, già compatibile con Intel, Microsoft potrebbe ridurre notevolmente i tempi di sviluppo.
In ogni caso anche eWeek sembra convinto che se esisterà un prodotto per la virtualizzazione Microsoft per Mac questo non è dietro l’angolo. Redmond, infatti, potrebbe per ora accontentarsi di favorire Parallels e Vmware, concedendo loro (se lo richiederanno) la licenza di OEM Windows. In questo modo sarà più facile per gli utenti Apple installare ex novo su Mac un sistema operativo completo e customizzato per l’ambiente di virtualizzazione e Microsoft avrà raggiunto con il minimo sforzo il suo principale obbiettivo: vendere più copie di Windows includendo tra i suoi clienti anche chi usa Mac OS X.
