Le certificazioni servono per dare sicurezza agli sviluppatori che le applicazioni potranno essere portate avanti senza fatica sia per le conversioni verso altre piattaforme certificate che verso le future evoluzioni della stessa piattaforma. In questo settore del mondo Unix la palma della più veloce è stata vinta da Ibm, proprio in un momento in cui le polemiche e le cause legali ancora si trascinano tra Big Blue e Sco.
Aix, la variante made in Ibm del sistema operativo Unix, è stata concessa a suo tempo in licenza da AT&T e – dopo vari passaggi di proprietà durante gli anni Ottanta e Novanta – è divenuta una licenza la cui titolarità del diritto di proprietà è in testa a Sco. Che accusa – questa è la chiave di lettura della causa iniziata quasi due anni fa – Ibm di averne violato i termini trasferendo tecnologia contenuta in Aix all’interno di Linux.
Ma Ibm non ha abbandonato il lavoro su Aix per mantenerne la linearità e la compatibilità con gli standard internazionali, come questo Unix 2003, segnando anche un piccolo record psicologicamente importante, ovverosia ottenendo per prima la certificazione da parte di Open Group e battendo sul tempo sia Hp (l’altro più grande cliente-sviluppatore del sistema operativo nato nel 1969) che Sco.
Singolarmente, un intero mondo di quello che possiamo chiamare *nix, vale a dire Linux, Bsd e di conseguenza anche Mac Os X, è escluso da questa certificazione. Né Apple né le altre società che distribuiscono versioni “brandizzate” dei vari *nix non Unix si sono registrate sino ad ora all’Open Group – che è titolare tra le altre cose del brand Unix – per ottenere la registrazione.
La domanda, che riguarda sia i Linux brandizzati che soprattutto Mac Os X è se queste aziende stanno ancora richiedendo che gli sviluppatori producano software all’interno della certificazione Unix 2003 oppure se non stia per avvenire uno scisma profondo nel settore, causato probabilmente dal tema dei diritti di proprietà industriale e del diritto d’autore e soprattutto dall’azione legale intentata da Sco ex-Caldera all’inizio proprio del 2003.