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Apple vuol realizzare un centro di ricerca e sviluppo in Isreaele

Apple potrebbe allestire un centro di ricerca e sviluppo in Israele per creare innovazione nel settore dei semiconduttori. Il condizionale, trattandosi di una voce, è d’obbligo, ma la testata finanziaria on line Globes che l’ha diffusa non sembra affatto incerta al proposito e cita numerosi indizi che puntano in questa direzione.

In particolare Apple, proprio per allestire un team basato nel paese del Mediterraneo particolarmente affollato di aziende hi-tech, avrebbe già dato mandato ad Aharon Aharon, un veterano del settore dei semiconduttori, di iniziare il reclutamento di personale. Nel corso degli ultimi giorni in Israele sarebbe stato visto aggirarsi nei quartier generali di diverse aziende impegnate nel settore della tecnologia Ed Frank, uno dei vicepresidenti Apple con l’incarico per ricerca e sviluppo. Secondo Globes Frank, non cerca altre aziende da comprare dopo avere portato a termine l’operazione Anobit, ma starebbe discutendo le basi per la realizzazione del centro che sarà affidato a Aharon che a sua volta ha in previsione un lungo soggiorno a Cupertino per l’organizzazione dei dettagli che condurranno all’allestimento del gruppo di studio.

Lo scopo dell’iniziativa sarebbe quello di allestire un’altra tessera dello strategico puzzle che in questi anni Apple sta pazientemente mettendo insieme, ovvero un sistema di sviluppo autoreferente, il più possibile costruito usando tecnologie proprietarie e questo per due semplici ma estremamente importanti ragioni: mandare sul mercato prodotti inaccessibili alla concorrenza e ridurre i costi di acquisto e quindi alzare i margini di profitto (o abbattere i costi per i clienti).

Apple, lo ricordiamo, ha progressivamente acquistato società piccole ma che lavorano su aspetti cruciali come PASemi, che disegnava processori ARM, Intrinsity, una realtà che aveva fornito a Samsung alcune tecnologie per i chip Cortex A8; Apple ha investito anche in Imagination, che sviluppa il core grafico di molti processori ARM. Nelle mani di Cupertino ci sono brevetti Nortel, che operava nel settore della comunicazione di rete cellulare, e diversi “patent” di Freescale (processori a basso consumo). È praticamente impossibile elencare in sintesi tutto le mosse sommate da Apple e finalizzate ad assicurarsi brevetti o intere società che le garantiranno innovazione ed esclusività.

Il centro di ricerca e sviluppo in Israele potrebbe essere il catalizzatore di tutto il sistema e, in un tempo, il punto di approdo e di partenza di una nuova Apple capace di fare tutto, o quasi, in casa a cominciare dal processore, ma anche controllers per le memorie (e a questo servirebbe l’incorporazione di Anobit), componenti per la comunicazione wireless, sistemi di gestione dell’alimentazione e molto altro.

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