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iCloud Private Relay o VPN, quale è meglio per proteggere la propria privacy

In questo articolo vogliamo approfondire le differenze tra iCloud Private Relay e una VPN, due strumenti che potrebbero sembrare simili, ma che nascondono delle profonde differenze.

Si tratta, in ogni caso, di due strumenti utili per proteggere la privacy online:  entrambi nascondono l’indirizzo IP e crittografano il traffico internet, ma operano in modi distinti e non sono intercambiabili.



Ed allora, è bene mi primo luogo capire cosa sia, e a cosa serva, iCloud Private Relay. Si tratta di una funzione integrata disponibile per i soli utenti Apple con abbonamento iCloud+, che protegge solo la navigazione in Safari, passando il traffico attraverso due server per mascherare l’identità dell’utente e la destinazione delle richieste.

Il primo limite di questo servizio Private Relay, dunque, è il fatto che sia limitato a Safari e all’ecosistema Apple, mentre una VPN risulta certamente universale e più flessibile.

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iCloud Private Relay e VPN: le differenze

Sia iCloud Private Relay che le VPN proteggono la privacy online nascondendo l’indirizzo IP e crittografando il traffico Internet. Sebbene possano sembrare simili, si tratta di strumenti distinti con funzionalità non intercambiabili. Ecco, dunque, le somiglianze e differenze tra iCloud Private Relay e una VPN, così da aiutarvi a scegliere la soluzione che meglio si adatta alle esigenze di ciascuno.

Cos’è iCloud Private Relay?

Private Relay è una funzionalità offerta da Apple per garantire la privacy degli utenti durante la navigazione con Safari. Questo sistema crittografa le richieste DNS e nasconde l’indirizzo IP dell’utente, impedendo a fornitori di servizi Internet e siti web di identificare o tracciare l’utente e quello che fa online. Disponibile per gli abbonati a iCloud+ su iPhone, iPad e Mac, Private Relay è stato introdotto nel 2021 con iOS 15.



Come funziona iCloud Private Relay

In sostanza, iCloud Private Relay fa sì che il traffico generato durante la navigazione con Safari passi attraverso due server distinti. Il primo, gestito da Apple, riceve la richiesta crittografata e la rende anonima per il provider Internet. Neppure Apple, in questo caso, può accedere ai dettagli sulla destinazione della richiesta.

Il secondo server, invece, è gestito da una terza parte, assegna un IP temporaneo e inoltra la richiesta al sito web, garantendo l’anonimato totale dell’utente. In pratica, né Apple né il provider hanno conoscenza di chi è l’utente e quali siti visiti.

Cos’è una VPN

Una VPN, invece, offre una protezione a più ampio respiro. Questo perché consente di crittografie tutto il traffico del dispositivo, non solo quello generato dal browser. In buona sostanza, una VPN nasconde l’indirizzo IP e consente di collegarsi a server situati in altre parti del mondo, simulando la presenza in un altro Paese.

Questa opzione non è disponibile con iCloud Private Reley di Apple ed è utile non solo per garantire la privacy, ma anche per aggirare restrizioni geografiche. In altri termini, con una VPN potrete accedere a contenuti che sono disponibili solo per utenti che accedono da una particolare area geografica.

NordVPN, un nuovo protocollo peri eludere i blocker delle VPN - macitynet.it

Le principali differenze tra iCloud Private Relay e VPN

iCloud Private Relay è limitato a Safari e all’ecosistema Apple, mentre una VPN protegge tutte le connessioni di rete, indipendentemente dal dispositivo o dall’app utilizzata. Inoltre, Private Relay non permette di scegliere server in altri Paesi, un’opzione invece offerta dalle VPN per modificare il proprio indirizzo IP virtuale.



Vantaggi e svantaggi

Private Relay è la scelta perfetta per chi cerca una soluzione semplice e integrata nell’universo Apple. È facile da attivare, incluso nell’abbonamento iCloud+ e si sincronizza automaticamente con tutti i tuoi dispositivi Apple. Tuttavia, funziona esclusivamente con Safari, è compatibile solo con iOS e macOS, e potrebbe essere limitato o non disponibile in alcuni Paesi.

Le VPN, invece, offrono un livello di protezione più avanzato. Sono compatibili con diversi sistemi operativi e dispositivi, garantiscono la crittografia dell’intera connessione e dispongono di funzionalità aggiuntive come la protezione dai malware. Tra i contro, possono rallentare la connessione.

Quale VPN scegliere

Per evitare i contro di una VPN gratuita, che potrebbe essere lenta e poco affidabile, il consiglio è quello di affidarvi a servizi VPN ormai affermati. Abbiamo parlato più volte delle migliori VNP ad oggi in commercio, disponibili anche per i dispositivi Apple.

Tra queste, ad esempio, svettano NordVPN e SurfShark. Entrambe offrono elevati standard di sicurezza, funzionalità avanzate e un’ottima esperienza utente, ma con approcci e caratteristiche diverse.

Recensione NordVPN

NordVPN è sinonimo di affidabilità. Tra i suoi punti di forza troviamo la doppia crittografia, che con la tecnologia Double VPN cifra i dati due volte senza compromettere troppo la velocità. Utilizza il protocollo NordLynx, basato su WireGuard, pensato per combinare prestazioni elevate e sicurezza. Inoltre, è dotato di un kill switch, che interrompe automaticamente la connessione a Internet in caso di disconnessione dal server VPN, evitando fughe di dati.

Un altro elemento distintivo è Threat Protection Pro, un sistema attivo anche senza VPN che protegge da malware, pubblicità invasive e tracker. Opera in background analizzando in tempo reale i file scaricati, bloccando siti pericolosi e persino attacchi zero-day. Disponibile nelle versioni desktop, rappresenta un’evoluzione importante verso una protezione continua, quasi simile a un antivirus integrato.

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Il rovescio della medaglia è rappresentato dal prezzo: non tra i più bassi sul mercato.

Se volete qualcosa di più economico c’è Surfshark, che punta molto sul rapporto qualità-prezzo. A fronte di un abbonamento più accessibile offre connessioni illimitate, permettendo di proteggere tutti i dispositivi con un solo account. La velocità è ottima anche per lo streaming, e la compatibilità con protocolli come WireGuard e OpenVPN assicura la protezione dei dati.

Tra le funzioni più interessanti, c’è Alternative ID, che consente di creare identità digitali alternative per registrarsi ai servizi online senza usare la propria email personale, limitando così lo spam e proteggendo la propria privacy.



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Si tratta, in ogni caso, di due strumenti utili per proteggere la privacy online:  entrambi nascondono l’indirizzo IP e crittografano il traffico internet, ma operano in modi distinti e non sono intercambiabili.



Ed allora, è bene mi primo luogo capire cosa sia, e a cosa serva, iCloud Private Relay. Si tratta di una funzione integrata disponibile per i soli utenti Apple con abbonamento iCloud+, che protegge solo la navigazione in Safari, passando il traffico attraverso due server per mascherare l’identità dell’utente e la destinazione delle richieste.

Il primo limite di questo servizio Private Relay, dunque, è il fatto che sia limitato a Safari e all’ecosistema Apple, mentre una VPN risulta certamente universale e più flessibile.

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iCloud Private Relay e VPN: le differenze

Sia iCloud Private Relay che le VPN proteggono la privacy online nascondendo l’indirizzo IP e crittografando il traffico Internet. Sebbene possano sembrare simili, si tratta di strumenti distinti con funzionalità non intercambiabili. Ecco, dunque, le somiglianze e differenze tra iCloud Private Relay e una VPN, così da aiutarvi a scegliere la soluzione che meglio si adatta alle esigenze di ciascuno.

Cos’è iCloud Private Relay?

Private Relay è una funzionalità offerta da Apple per garantire la privacy degli utenti durante la navigazione con Safari. Questo sistema crittografa le richieste DNS e nasconde l’indirizzo IP dell’utente, impedendo a fornitori di servizi Internet e siti web di identificare o tracciare l’utente e quello che fa online. Disponibile per gli abbonati a iCloud+ su iPhone, iPad e Mac, Private Relay è stato introdotto nel 2021 con iOS 15.



Come funziona iCloud Private Relay

In sostanza, iCloud Private Relay fa sì che il traffico generato durante la navigazione con Safari passi attraverso due server distinti. Il primo, gestito da Apple, riceve la richiesta crittografata e la rende anonima per il provider Internet. Neppure Apple, in questo caso, può accedere ai dettagli sulla destinazione della richiesta.

Il secondo server, invece, è gestito da una terza parte, assegna un IP temporaneo e inoltra la richiesta al sito web, garantendo l’anonimato totale dell’utente. In pratica, né Apple né il provider hanno conoscenza di chi è l’utente e quali siti visiti.

Cos’è una VPN

Una VPN, invece, offre una protezione a più ampio respiro. Questo perché consente di crittografie tutto il traffico del dispositivo, non solo quello generato dal browser. In buona sostanza, una VPN nasconde l’indirizzo IP e consente di collegarsi a server situati in altre parti del mondo, simulando la presenza in un altro Paese.

Questa opzione non è disponibile con iCloud Private Reley di Apple ed è utile non solo per garantire la privacy, ma anche per aggirare restrizioni geografiche. In altri termini, con una VPN potrete accedere a contenuti che sono disponibili solo per utenti che accedono da una particolare area geografica.

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Le principali differenze tra iCloud Private Relay e VPN

iCloud Private Relay è limitato a Safari e all’ecosistema Apple, mentre una VPN protegge tutte le connessioni di rete, indipendentemente dal dispositivo o dall’app utilizzata. Inoltre, Private Relay non permette di scegliere server in altri Paesi, un’opzione invece offerta dalle VPN per modificare il proprio indirizzo IP virtuale.



Vantaggi e svantaggi

Private Relay è la scelta perfetta per chi cerca una soluzione semplice e integrata nell’universo Apple. È facile da attivare, incluso nell’abbonamento iCloud+ e si sincronizza automaticamente con tutti i tuoi dispositivi Apple. Tuttavia, funziona esclusivamente con Safari, è compatibile solo con iOS e macOS, e potrebbe essere limitato o non disponibile in alcuni Paesi.

Le VPN, invece, offrono un livello di protezione più avanzato. Sono compatibili con diversi sistemi operativi e dispositivi, garantiscono la crittografia dell’intera connessione e dispongono di funzionalità aggiuntive come la protezione dai malware. Tra i contro, possono rallentare la connessione.

Quale VPN scegliere

Per evitare i contro di una VPN gratuita, che potrebbe essere lenta e poco affidabile, il consiglio è quello di affidarvi a servizi VPN ormai affermati. Abbiamo parlato più volte delle migliori VNP ad oggi in commercio, disponibili anche per i dispositivi Apple.

Tra queste, ad esempio, svettano NordVPN e SurfShark. Entrambe offrono elevati standard di sicurezza, funzionalità avanzate e un’ottima esperienza utente, ma con approcci e caratteristiche diverse.

Recensione NordVPN

NordVPN è sinonimo di affidabilità. Tra i suoi punti di forza troviamo la doppia crittografia, che con la tecnologia Double VPN cifra i dati due volte senza compromettere troppo la velocità. Utilizza il protocollo NordLynx, basato su WireGuard, pensato per combinare prestazioni elevate e sicurezza. Inoltre, è dotato di un kill switch, che interrompe automaticamente la connessione a Internet in caso di disconnessione dal server VPN, evitando fughe di dati.

Un altro elemento distintivo è Threat Protection Pro, un sistema attivo anche senza VPN che protegge da malware, pubblicità invasive e tracker. Opera in background analizzando in tempo reale i file scaricati, bloccando siti pericolosi e persino attacchi zero-day. Disponibile nelle versioni desktop, rappresenta un’evoluzione importante verso una protezione continua, quasi simile a un antivirus integrato.

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Se volete qualcosa di più economico c’è Surfshark, che punta molto sul rapporto qualità-prezzo. A fronte di un abbonamento più accessibile offre connessioni illimitate, permettendo di proteggere tutti i dispositivi con un solo account. La velocità è ottima anche per lo streaming, e la compatibilità con protocolli come WireGuard e OpenVPN assicura la protezione dei dati.

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