La sempre maggiore diffusione di AI che consentono generare immagini realistiche generate da algoritmi addestrati partendo da immagini reali, rende complesso smascherare foto fake o manipolate, ma anche impedire che AI di vario siano addestrate con immagini varie senza il consenso dei creator.
Tra gli strumenti dedicati a quest’ultimo problema c’è l’Adobe Content Authenticity, funzionalità ora disponibile come beta pubblica, uno strumento gratuito che consente ai creator di scegliere quali informazioni associare al proprio lavoro tramite le Content Credentials, metadati crittografati che è possibile includere nelle immagini, incorporando dettagli quali il nome del creator, data e ora della creazione e strumenti usati per creare l’immagine.
Adobe spiega che i Content Credentials sono un tipo di metadati “standard e duraturo” che consente di aggiungere informazioni aggiuntive al contenuto digitale. Possono includere informazioni su chi ha creato un contenuto o su come è stato creato, ad esempio se proviene da una fotocamera, è stato generato tramite intelligenza artificiale o modificato in Photoshop. Alcuni siti web e piattaforme stanno iniziando a visualizzare i Content Credentials ed è anche possibile scaricare una estensione per Chrome da Adobe Content Authenticity per visualizzarle.
L’identità può essere verificata (alimentata da Verified su LinkedIn e account social). I creator possono aggiungere un tag alle proprie Content Credentials (si parte da qui) per dichiarare che non desiderano che i modelli di intelligenza artificiale generativa vengano addestrati utilizzando il loro lavoro.
Tra gli strumenti a disposizione di Content Credentials, c’è anche lo strumento “Inspector” (si richiama da qui), tool che consente di verificare se l’immagine integra credenziali. È possibile aggiungere le Content Credentials in batch (fino a 50 file JPG o PNG alla volta), indipendentemente se le immagini sono state create o no con strumenti di Adobe.

Adobe ha fatto sapere che sta lavorando per integrare il supporto a file di grandi dimensioni e ulteriori tipologie di file e che intende integrare le funzioni di Content Authenticity in applicazioni quali Photoshop e Adobe Lightroom.
Da questo indirizzo è possibile richiamare l’inspector e verificare la presenza di credenziali in file AVI, AVIF, DNG, HEIC, HEIF, JPEG, M4A, MOV, MP3, MP4, PDF, PNG, SVG, TIFF, WAV e WebP.
I Content Credentials possono essere visualizzati su qualsiasi sito web che li supporta, come Behance e LinkedIn. Di solito è possibile sapere se sono presenti Content Credentials se viene visualizzata un’icona “cr” passando il mouse sopra una risorsa. Alcuni siti, come YouTube, visualizzano i Content Credentials in modo differente. I Content Credentials sono ancora in fase di implementazione su Internet e non tutti i siti web li visualizzano in modo nativo.
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