Apple ha costruito nel tempo una narrazione coerente e perseguita con metodo: la tecnologia può migliorare la vita. Non solo renderla più semplice o più veloce, volendo divertente, ma anche più sana.
È questa la filosofia che ha guidato il design dei suoi prodotti, che ha ispirato Apple Watch come strumento per la salute quotidiana, che ha spinto iPhone e iPad a diventare parte integrante della vita personale e professionale di milioni di persone (e che in futuro potrebbe essere un elemento di spinta all’Intelligenza Artificiale). Ed è anche quello che ha preso forma in un ospedale americano.
L’ecosistema Apple entra in corsia
Parliamo dell’ Ospedale Emory Hillandale di Lithonia, in Georgia, una struttura in cui Apple non è più solo partner tecnologico ma un pilastro del flusso di cura del paziente. L’ospedale, per la prima volta al mondo, fonda tutta la sua attività sull’ecosistema Apple — Mac, iPhone, iPad, Apple Watch — come standard per medici, infermieri e pazienti.

La decisione di adottare i dispositivi Apple nasce da un episodio di cui parla CNBC: nel luglio 2024, un aggiornamento difettoso di CrowdStrike paralizzò oltre 20.000 dispositivi in uso nel sistema sanitario Emory. Gli unici a continuare a funzionare furono proprio quelli Apple.
È da quel momento che la direzione ha avviato una collaborazione più stretta con Apple ed Epic (Empowering People in Care) per valutare un’integrazione completa. Dopo una fase pilota con risultati definiti “fenomenali”, l’ospedale ha esteso l’utilizzo a tutta la struttura.

Meno burocrazia, più tempo per i pazienti
Gli iPad installati fuori da ogni stanza aggiornano istantaneamente le informazioni del paziente: allergie, precauzioni, note cliniche. Gli infermieri possono verificarle al volo, migliorando il coordinamento.
Ogni operatore dell’ ospedale, come spiega Apple, ha un iPhone personale e i medici usano Apple Watch per gestire notifiche critiche grazie all’app Limerick di Epic. Tutti gli strumenti lavorano in sinergia per ridurre il carico amministrativo che grava sul personale sanitario, in un settore già provato dalla carenza di organico.
Un iPad accanto a ogni paziente
Il beneficio non è solo per i professionisti. Ogni letto dell’ospedale è dotato di un iPad, che grazie all’app MyChart Bedside permette ai pazienti di consultare i propri esami, ordinare i pasti, seguire il piano terapeutico e comunicare con i medici. È una nuova forma di partecipazione, che trasforma il paziente da spettatore passivo a soggetto attivo del proprio percorso di cura.
Il progetto nasce in sinergia con Epic Systems, piattaforma di cartelle cliniche elettroniche ora compatibile con macOS, e porta con sé un cambiamento profondo che tocca efficienza, mobilità, sicurezza e qualità della cura.

Uno studio guidato dal dottor Vikram Narayan ha mostrato che l’uso combinato di Apple, Epic e dell’app Abridge per la documentazione vocale consente di risparmiare fino a due ore al giorno rispetto ai sistemi precedenti.
“La tecnologia che usiamo oggi a Emory Hillandale ha migliorato i flussi di lavoro del nostro staff infermieristico,” conferma Edna Brisco, responsabile dell’assistenza pazienti. “Il Mac accelera le attività, mentre l’iPad mette le informazioni sanitarie direttamente nelle mani dei pazienti. È una rivoluzione nel modo in cui forniamo assistenza”.

Verso la sanità del futuro
Il progetto non si ferma qui. L’ Ospedale Emory e Apple stanno già testando nuove tecnologie come Apple Vision Pro per la pianificazione chirurgica e la ricerca clinica, aprendo la strada a un futuro in cui la medicina sarà sempre più tecnologicamente avanzata anche dal punto di vista dell’interfaccia, personalizzata e precisa.
“Voglio far parte di tutto questo cambiamento,” dichiara la dottoressa Rashida La Barrie, che usa iPhone e Apple Watch per monitorare costantemente i suoi pazienti. “La sanità è sempre stata lenta ad adottare nuove tecnologie, ma questo è un errore. Possiamo usarle per offrire cure migliori e più efficienti”.
“Non stiamo solo cambiando tecnologia, stiamo cambiando una cultura,” afferma il dottor Ravi Thadhani, direttore di Emory Healthcare.











