Le chat vocali su WhatsApp (Meta) hanno fatto la prima comparsa nel lontano 2023, ma da allora sono rimaste confinate solo nei gruppi di grandi dimensioni. Diverse dalle chiamate tradizionali e anche dalle chiamate di gruppo, ora le chat vocali risultano disponibili per tutti gli utenti, anche nei gruppi con numero di partecipanti più contenuto.
In alcune occasioni i messaggi scritti in chat non sono l’ideale per comunicare. Mentre si guarda un finale di stagione importante, durante i momenti più concitati di una partita o per commentare al volo notizie bomba, le chat vocali offrono un ritrovo più diretto e immediato.
Con le chat vocali il telefono non squilla e gli utenti del gruppo ricevono una notifica silenziosa più discreta, in questo modo si può intervenire nella discussione e anche rispondere con comodo.
La flessibilità si estende anche all’interfaccia, perché la chat vocale occupa solo una piccola parte dello schermo e non tutta l’area disponibile come avviene per le telefonate. In questo modo l’utente può effettuare più operazioni in contemporanea, per esempio può continuare a leggere i messaggi e la chat, oltre che ascoltare i messaggi vocali e rispondere, sempre tenendo sotto controllo le notifiche.
Prima di questo aggiornamento le chat vocali di WhatsApp erano disponibili esclusivamente per gruppi con numero di partecipanti compreso tra 32 e 256 utenti. Queste soglie escludevano un gran numero di gruppi più piccoli, utilizzati dalla maggior parte degli utenti per comunicare con familiari, amici e colleghi.
Con l’espansione dell’ultimo aggiornamento le chat vocali risultano disponibili non solo per i gruppi più piccoli, ma anche per gruppi fino a 1.024 partecipanti. Ricordiamo che ogni utente di qualsiasi gruppo può utilizzare la chat vocale quando lo desidera. Per farlo bisogna scorrere in fondo nella chat, scorrere verso l’alto e tenere premuto per alcuni secondi.
Infine WhatsApp rammenta che così come i messaggi in chat e le chiamate personali, anche le chat vocali sono protette con crittografia end-to-end. Negli scorsi giorni Codacons ha accusato Meta per pratiche scorrette per aver inserito l’assistente Meta AI in WhatsApp senza consenso degli utenti e senza possibilità di rimuoverlo.
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