Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Macity - Apple » Mondo iOS » iPhone » Da Apple dei poveri a incubo di Apple, la sfida Xiaomi parte dal chip Xring O1

Da Apple dei poveri a incubo di Apple, la sfida Xiaomi parte dal chip Xring O1

Da “Apple dei poveri” a spina nel fianco di Cupertino: è questo il percorso che Xiaomi sta tentando di completare, per anni osservata con curiosità, ma senza reale timore dai grandi marchi occidentali. E ora quella traiettoria diventa più concreta con l’annuncio del suo primo chip proprietario Xring O1.

Il cuore dell’offensiva: il chip Xiaomi Xring O1

Xring O1, di cui si è parlato nei giorni scorsi e che ora è ufficiale, non è il primo chip prodotto da Xiaomi per smartphone, ma è molto diverso per target e mercato rispetto al vecchio Surge S1 del 2017; rappresenta infatti un salto generazionale radicale per potenza e ambizioni.

Quattro anni di sviluppo, un investimento da 13,5 miliardi di yuan e il coinvolgimento di oltre 2.500 ingegneri. hanno dato alla luce un chip con più di 19 miliardi di transistor, che posiziona Xiaomi tra i protagonisti dell’innovazione nel design dei semiconduttori.

Da Apple dei poveri a incubo di Apple, la sfida Xiaomi parte dal chip Xring O1 - macitynet.it
Xiaomi 15S Pro con chip proprietario XRING O1

Il chip è progettato per alimentare funzioni avanzate di intelligenza artificiale, riconoscimento vocale, elaborazione immagini e sicurezza su chip, grazie a moduli dedicati simili alla Secure Enclave di Apple.

L’Xring O1 è un processore a 3 nanometri – come l’A18 Pro di Apple – pensato per competere con Snapdragon 8 Gen 4 di Qualcomm e Dimensity 9400 di MediaTek. La scheda tecnica impressiona: CPU a 10 core (inclusi due Cortex-X925 a 3.9GHz), GPU a 16 core Immortalis-G925 e un punteggio AnTuTu superiore ai 3 milioni.

In Geekbench 6, il nuovo chip di Xiaomi raggiunge 3.119 punti in single-core, avvicinandosi moltissimo alle prestazioni del processore A18 Pro di Apple, e con 9.673 punti in multi-core riesce persino a superarlo. Nel mondo Android questi valori  lo pongono sullo stesso livello dello Snapdragon 8 Elite e addirittura sopra l’Exynos 2400 di Samsung. Se questi dati verranno confermati, c’è davvero da restare impressionati.

Apple nel mirino

Apple è ancora la numero uno”, ha dichiarato Lei Jun, CEO di Xiaomi, precisando che le prestazioni dello Xring O1 non rappresentano una provocazione, ma il frutto di un’enorme spinta ingegneristica volta a conquistare l’indipendenza dagli Stati Uniti, una necessità in un periodo in cui gli USA hanno imposto severi limiti all’accesso cinese a tecnologie avanzate per la produzione di semiconduttori e AI.

Per anni Xiaomi ha fatto affidamento su chip Qualcomm, ma l’adozione di Xring O1 sul nuovo Xiaomi 15S Pro – che ricorda da vicino il design dell’iPhone 17 Pro – segna un cambiamento di rotta. Diminuisce la dipendenza da fornitori esterni e nasce una piattaforma tecnologica proprietaria, che punta a replicare il modello vincente di Apple: integrazione profonda tra hardware e software.

Da Apple dei poveri a incubo di Apple, la sfida Xiaomi parte dal chip Xring O1 - macitynet.it
Da Apple dei poveri a incubo di Apple, la sfida Xiaomi parte dal chip Xring O1

Il nuovo chip non si limita agli smartphone. Xiaomi lo utilizzerà anche sul Pad 7 Ultra, tablet da 14″ pensato per sfidare l’iPad Pro, e sul nuovo Watch S4, alimentato dal chip dedicato Xring T1 per dispositivi wearable.

L’obiettivo è creare un ecosistema completo e interconnesso, capace di competere con quello Apple, esteso a smartphone, tablet, wearable, smart home e auto elettriche.

Per realizzare questa visione, Xiaomi ha stanziato 50 miliardi di yuan (circa 7 miliardi di dollari) in dieci anni per il solo sviluppo di chip. Un impegno che si inserisce nell’ambizione più ampia della Cina di raggiungere l’autonomia tecnologica nel settore dei semiconduttori, in un clima geopolitico sempre più teso.

Da Apple dei poveri a incubo di Apple, la sfida Xiaomi parte dal chip Xring O1 - macitynet.it

Una sfida strutturale

Apple conserva un vantaggio strutturale enorme: competenze verticali, controllo completo sulla filiera, un marchio iconico e una perfetta simbiosi tra hardware e software. Ma a Cupertino è impossibile ignorare l’ascesa di Xiaomi, che oggi dispone di risorse economiche, supporto politico e un enorme mercato interno in cui testare e affinare i propri prodotti.

Paradossalmente, Apple ha contribuito a questo scenario. Ha investito in Cina, formato manodopera, ottimizzato processi e costruito un modello di eccellenza industriale che il sistema cinese ha interiorizzato. Ora quelle stesse competenze vengono usate da aziende come Xiaomi e Huawei per lanciare la più credibile delle sfide tecnologiche al dominio occidentale.

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Le migliori offerte BLACK FRIDAY con macitynet.it

Pubblicità
Pubblicità

Ultimi articoli