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Cybercriminali russi prendono il controllo di una diga in Norvegia

Cybercriminali russi sono riusciti a prendere il controllo di una diga in Norvegia, sollevando le paratoie e facendo defluire l’acqua per ore con conseguente potenziale pericolo.

A riferire l’attacco da parte di hacker russi è il servizio di intelligence norvegese e il Norwegian Police Security Service (PST), attribuendo formalmente la a Mosca la colpa di quanto accaduto avvenuto lo scorso 7 aprile nella Norvegia occidentale.

L’attacco alla centrale idroelettrica, sfruttata per ottenere la produzione di energia elettrica da masse d’acqua in movimento (con la conversione da energia cinetica a energia elettrica), ha permesso di rilasciare 500 litri di acqua al secondo per quattro ore prima che l’attacco venisse rilevato e fermato.

Beate Gangas, a capo del Servizio di sicurezza della polizia norvegese (PST), ha dichiarato: “Nell’ultimo anno abbiamo notato cambiamenti nell’attività di cyber-esponenti pro-russi”. L’incidente di Bremanger, ha continuato, è un esempio di questo tipo di attacchi. “Lo scopo di questa tipologia di operazioni è influenzare (l’opinione pubblica, ndr), provocare caos e paura tra la popolazione in generale. I nostri vicini sono diventati più pericolosi”.

L’incidente non ha causato lesioni o danni perché il livello dell’acqua del fiume e della diga, vicina alla città di Svelgen, era molto al di sotto della capacità di inondazione.

Il giorno dell’attacco i presunti “hacker” hanno diffuso su Telegram un video di tre minuti sul quale si vede la filigrana di un noto gruppo di cybercriminali pro-Russia.

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Associated Press ha realizzato una mappa evidenziando 70 incidenti, tracciando una campagna di disordini in tutta Europa attribuita a Mosca, quella che funzionari occidentali descrivono come “sconsiderata”, accusando la Russia e i suoi alleati di aver organizzato decine di attacchi (non solo attacchi informatici ma anche diffusione di propaganda, pianificazione di omicidi o atti di vandalismo, incendi dolosi, sabotaggio o spionaggio, tutti concepiti dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca).

Approfondimenti

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