Recensire un prodotto a quasi 9 anni dal suo lancio può sembrare una stranezza ma il piccolo Bot di Switchbot durante la sua vita si è trasformato dal primo prodotto lanciato su kickstarter nel 2016 al testimone di una azienda che si è evoluta integrando nel suo ecosistema in crescita tutte le novità che la smart home ha introdotto in questi anni.
Negli anni la gamma di SwitchBot si è allargata (tende, serrature, robot aspirapolvere, telecomandi universali), ma il piccolo Bot resta il simbolo della filosofia SwitchBot. Dal 2024 via Hub 2 può essere integrato con Matter e dal 2025 grazie alla collaborazione con Home Assistant entra nella piattaforma open-source. Sono mosse che rendono il Bot ancora più inseribile in case già complesse o in impianti misti ma, grazie alla semplicità di installazione è possibile utilizzarlo come unico componente di automazione in un garage e persino in una casa in affitto.
SwitchBot Bot, è di fatto micro-attuatore che preme pulsanti e aziona leve al posto nostro: è indipendente dalla rete elettrica visto che ha a bordo una batteria che può durare fino a 2 anni e non usa internet o una rete domotica specializzata visto che è basato su Bluetooth.
Il trucco sta nell’attivare un dito robotico al posto vostro per spingere un interruttore preesistente che a seconda dei casi potrà accendere una luce, aprire un cancello, aprire la porta di un garage, oppure attivate un pulsante meccanico di un ventilatore, di una macchina del caffè o di un computer rendendo “smart” qualsiasi apparecchio.
Due casi d’uso per il nostro test: il cancelletto della recinzione e il garage di casa
Il test dello Switchbot Bot nasce da due esigenze reali che si possono presentarsi molto facilmente in tante case. Nella nostra casa “test” che vedrete comparire in diverse recensioni nei prossimi mesi c’è installato un impianto domotico Bticino che non ha al suo attivo un interruttore smart con contatto pulito: in realtà può aprire cancelli e portoni a distanza con il suo sistema di citofonia (anche Smart) ma purtroppo nel collegamento all’impianto citofonico condominiale non è previsto il cancelletto diretto al nostro scoperto che viene azionato da un pulsante interno posto di fianco al citofono.
Il secondo problema è il garage che ovviamente è dotato di telecomando ma alla sua automazione accedono per diversi motivi tanti componenti della famiglia che non possono essere tutti dotati del controllo remoto e, diciamo la verità spesso il telecomando ce lo scordiamo in auto quando siamo in bici o a piedi.
L’apertura del garage non è integrata (almeno al momento) con la domotica di casa e quindi dovevamo trovare una soluzione autonoma e diretta per risolvere la questione approfittando del fatto che all’interno del garage c’è un pulsante monostabile per l’apertura della basculante.
Sia che vogliamo aprire il cancelletto da un’altra stanza della casa oppure dall’esterno quando arriviamo a piedi (siamo nel raggio del Bluetooth del pulsante interno – circa 9 metri) sia che vogliamo aprire il garage direttamente dal nostro cellulare o Apple Watch trovandoci di fronte alla basculante SwitchBot Bot, già nella configurazione base ci viene in aiuto.
La confezione e il design
Il Bot viene fornito nella ormai classica confezione in cartone bianco e rosso di SwitchBot con il manuale di istruzioni e niente altro: all’interno troviamo il dispositivo che ricorda come dimensioni una scatoletta di fiammiferi dallo spessore triplo, un piccolo parallelepipedo in plastica bianca (ma c’è anche la versione nera) con la classica linguetta in plastica trasparente che evita il consumo della batteria interna. A proposito di questa si tratta di una comune Pila R2 che dovrebbe durare circa 600 giorni ma questo dipende da quante volte attivate il vostro piccolo bot.
Installazione di Switchbot Bot con stacca e attacca
Compatibilità: il Bot è di fatto uno switch meccanico che grazie al piccolo braccio che fuoriesce dal suo corpo lavora benissimo con pulsanti e interruttori a bilanciere monostabili e bistabili grazie alle impostazioni del software.
La forza di SwitchBot Bot è la sua installazione adesiva: si pulisce la superficie, si toglie la pellicola del biadesivo 3M, si allinea al pulsante o alla levetta è tutto è pronto in pochi secondi.
Detto questo, non è magia: gli stessi documenti di supporto SwitchBot consigliano di premere il dispositivo con l’adesivo per 2 minuti al montaggio e attendere 24 ore prima dell’uso per far aderire bene la colla. Dettagli piccoli, ma spesso fanno la differenza fra un’installazione che dura anni e una che cede dopo poche settimane, specie su plastiche porose o superfici non perfettamente piane.
L’applicazione
Il Bot si controlla in Bluetooth con l’App Switchbot proprietaria e può eseguire programmazioni di accensioni e/ospegnimenti senza passare dal cloud: questo può essere comodo per accendere un computer ad un determinato orario oppure per far partire il pre-riscaldamento di una macchina del caffè. Più avanti vediamo le modalità – locale o connessa cui possiamo utilizzarlo.
Modalità d’uso: via app si impostano due comportamenti — Interruttore (premi e rilascia con interruttori monostabili) e Luce (si preme per accendere, “aggancia” la levetta con il ponticello in dotazione, poi si preme di nuovo per spegnere per interruttori bistabili). È una soluzione semplice che copre il 90% delle esigenze quotidiane.
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Monostabile (pulsante / campanello /apricancello / garage) → usa Interruttore: il braccetto preme e rilascia il tasto (durata della pressione regolabile dall’app).
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Bistabile (interruttore a bilanciere) → usa Luce: il Bot spinge e poi “tira” grazie al piccolo adesivo/add-on incluso, così può passare da ON a OFF e viceversa.
Controllo remoto base
Si ottiene un comando a distanza con smartphone e Apple Watch e comando vocale. Qui sotto vedete la schermata dell’App SwitchBot dove compare l’icona di “Cancelletto” da premere per attivare il Bot.
Come abbiamo visto dalle schermate della App è possibile creare un comando remoto locale/vocale con Siri: noi ad esempio abbiamo scelto “Apri cancelletto” che comanda l’apertura se siamo a portata di Bluetooth e lo possiamo impartire anche via Bluetooth al nostro Apple Watch collegato ad iPhone.
Visto che abbiamo Bluetooth a disposizione possiamo utilizzare un altro accessorio “base” Switchbot Remote One Touch che si potrà accoppiare direttamente (via App) e ci permetterà di attivare l’apertura del cancelletto in un’altra zona della casa. Il posizionamento è molto semplice grazie al supporto con adesivo da posizionare su qualunque superificie liscia.
Controllo remoto evoluto
E se volessimo aprire il cancelletto o il garage o attivare il computer o la macchina del caffè quando non siamo in casa? Utilizzeremo sempre il Bot ma collegato via Bluetooth ad uno degli Hub di Switchbot che si collegano ad Internet come Hub mini, Hub 2 o Hub 3.

Gli hub più recenti sono pure compatibili con Matter e si integrano facilmente con Alexa, Google e pure Homekit. Dal 2025 gli Hub di Switchbot sono integrati ufficialmente anche con Home Assistant.
Nei prossimi giorni pubblicheremo una recensione completa di Hub 3 (qui sopra a destra) che integra anche il comando per i Bot collegati. La versione Hub 2 (qui sopra a sinistra) ha due tasti touch programmabili e anche questi possono servire da comando remoto.
Batteria: CR2 e fino a 600 giorni (con uso tipico)
Il capitolo batteria è il secondo punto forte del Bot. A muovere il braccetto è una CR2 da 3V sostituibile; SwitchBot dichiara fino a 600 giorni con due attivazioni al giorno a 25 °C. È un dato ufficiale. Ovviamente, se il Bot “pesta” dieci volte ogni mattina o lavora su pulsanti molto duri, l’autonomia cala proporzionalmente — un comportamento coerente con quello di qualsiasi attuatore
Per chi gestisce BnB, il fatto di non ricaricare ma semplicemente tenere una scorta di CR2 è spesso più comodo: si cambia la pila in 30 secondi e il Bot riparte.
Conclusioni
SwitchBot Bot è uno di quei piccoli gadget che ci piacciono perché risolvono. Non rivoluziona la casa: scavalca l’ostacolo. Se disponete di un apparecchio che si accende soltanto con un pulsante fisico? Il Bot ci arriva meccanicamente, senza cambiare nulla a livello di impianto elettrico.
Il tutto con installazione “stacca e attacca”, app alla portata di tutti, e una batteria che — in condizioni realistiche — assicura un grande numero di aperture.
L’uso “misto” con Alexa/Google Home Homekit, grazie anche alla compatibilità degli Hub Switchbot più recenti conferma che, una volta centrato l’allineamento, il Bot fa una sola cosa ma la fa bene. Ovviamente l’esperienza migliore si abbia su pulsanti con corsa breve e verticale; sugli interruttori più rigidi aiutano gli accessori in dotazione(ponticelli/clip).
SDal 2016 (data del lancio) ad oggi sono uscite diverse soluzioni di relè interni e interruttori con contatti puliti (anche di Switchbot) ma se volete evitare l’intervento di un elettricista questa resta la via più rapida e alla fine più conveniente.
Pro
- Retrofit puro: luci scala condominiali, cancelli secondari, porte del garage con interruttore fisico, campanelli interni, macchine del caffè con pulsante singolo, ventilatori a colonna, purificatori con tasto fisico, si monta tutto senza cacciaviti e senza elettricista
- Scalabilità: si inizi in Bluetooth e timer locali, poi aggiungono comandi remoti bluetooth e infine un Hub per scenari complessi, vocali e collegamento Matter/HomeKit, Alexa, Google via Wi-fi.
- E’ comodo anche per inquilini di appartamenti e chi non può passare cavi o sostituire placche.
- Comodo per chi ha pochi punti strategici da automatizzare (macchina caffè, cancello pedonale, luci corridoio).
Contro
- Allineamento e superficie: se l’adesivo non è perfetto, col tempo si stacca. Richiede un minimo di precisione nel montaggio.
- Bluetooth nativo: senza Hub aggiuntivo niente controllo fuori casa e niente automazioni cloud/vocali; per alcuni è un limite, per altri è un plus, visto che funziona anche senza internet.
- Essendo un accessorio esterno non sembra adatto ad interni di pregio se gli interruttori sono a vista
Prezzo al pubblico
SwitchBot Bot è disponibile in versione bianca o nera al prezzo di circa 29 €. Sono disponibili anche cuscinetti e adesivi di ricambio nel caso vogliate rimuovere il Bot e usarlo in altre zone della casa o in altre case.



















































