I canali. I Paesi Bassi sono tante cose. Tra tutte, sono la regione dei canali, cioè le vie di comunicazione e i mezzi per irrigare la terra. Le città comunicano con il mare grazie ai canali e i canali fanno da confine per poderi, pascoli, orti. I barconi attraversano le campagne e i villaggi, girano tra le case. Scoprire l’Olanda vuol dire anche questo: andare oltre Amsterdam, la ricca capitale piena d’arte, oppure Rotterdam. Utrecht e le altre grandi città olandesi, e visitare l’altro lato del Paese.
Questa è una introduzione all’Olanda per scoprirne i differenti lati: la cultura, l’arte, le città, gli stili di vita e poi le narrazioni e anche un po’ di mistero. Insomma, buona lettura.
Qui trovate tutti gli articoli con i Migliori libri di Macity raccolti in un’unica pagina.
Olanda. The passenger. Per esploratori del mondo
La collana di Iperborea ci porta a giro nel mondo. Cherchez l’eau, seguite l’acqua. Gli olandesi, così abili nel liberare migliaia di chilometri quadrati di terra dalla sua presenza, non riescono a togliersela dalla testa. O meglio, non possono: se lo facessero il loro paese scomparirebbe in un attimo inghiottito dai flutti.
Nei Paesi Bassi, per definizione, se gratti sotto la superficie esce sempre l’acqua. E se provi a raccontare il paese, perfino oggi che la natura è in apparenza domata, ti ritrovi sempre con i piedi bagnati. Lo sa bene il grande reporter Frank Westerman, che nei polder è cresciuto, e che individua nella nostalgia per una natura incontaminata (un ossimoro: la natura in Olanda è solo artificiale) la sorgente di uno dei conflitti irrisolti del paese, tra la sua anima agricola e quella urbana e ambientalista.
Sono teoricamente sott’acqua i meravigliosi canali di Amsterdam a cui lo scrittore belga Stefan Hertmans dedica un’appassionata dichiarazione d’amore ammantata di benevola invidia. Sono sotto il livello del mare anche le piste dell’aeroporto di Schiphol – uno dei maggiori hub europei – il porto di Rotterdam – uno dei più grandi al mondo.
È dalla lotta contro la furia delle acque che ha preso forma il sentimento nazionale, diventato paradigmatico nel Novecento nella sua versione solidaristica e tollerante, e oggi ostaggio di una retorica nazionalista meno disposta ad accogliere ciò che non viene percepito come normaal.
Una china pericolosa per un paese che ha fatto della sfida alle leggi dell’idraulica un marchio di fabbrica, della ribellione un punto d’orgoglio, della rottura degli schemi un credo calcistico, dell’innovazione una fortuna economica – come le coltivazioni intensive della Food valley, luogo ipertecnologico che rende l’Olanda seconda esportatrice di cibo al mondo e all’avanguardia nella ricerca sull’alimentazione del futuro. Ma per fortuna, come ha scoperto dopo lunghe ricerche lo scrittore Toine Heijmans, gli olandesi comuni una cosa in comune sembrano averla: sono molto poco normaal.
“The passenger” è una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un paese e dei suoi abitanti.
Cultura, economia, politica, costume e curiosità visti attraverso la testimonianza di scrittori, giornalisti ed esperti locali e internazionali. Tante storie e diverse voci che compongono un racconto sfaccettato ed eclettico, per scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare.
Olanda
Meridiani guarda al mondo con occhi curiosi. E più che descriverlo, lo interroga lasciando che siano i luoghi a raccontarsi attraverso la natura, i monumenti, i paesaggi urbani, i volti e le storie della gente, le espressioni artistiche e culturali, la moda e lo sport.
Ogni numero è un viaggio non convenzionale in città e paesi che pagina dopo pagina, attraverso reportage giornalistici, servizi fotografici, racconti di famosi scrittori svelano la loro anima più profonda. In questo il fuoco è sull’Olanda, ovviamente.
La scoperta dell’Olanda
Un libro molto particolare. L’insegna dell’Hotel Spaander, nel pittoresco villaggio costiero di Volendam, vicino ad Amsterdam, è il dipinto di un uomo sorridente con una mano sporca di tempera blu e la scritta: «Benvenuto, artista.»
Fondato nel 1881 da un visionario votato all’arte, l’albergo ha ospitato per oltre un secolo centinaia di pittori e scultori, diventando un vivace centro di confronto, creazione e sperimentazione di stili e universi estetici, crocevia di vite vagabonde, radicalismi politici e passioni inquiete, angolo preservato dal clamore delle grandi capitali e protetto in un’Europa dilaniata dalle guerre.
A Jan Brokken basta una visita per rimanere affascinato dalla ricchezza di storie e curiosità di questo luogo d’eccezione dell’arte moderna, che ha attirato Picasso, Kandinskij, Signac, Joseph Beuys, così come Proust che qui trovò ispirazione per un’eroina della sua Recherche. Una colonia internazionale libera e aperta dove l’americana Elizabeth Nourse e molte altre artiste, regolarmente escluse dai coevi circoli parigini, venivano accolte e trattate da pari a pari dai colleghi uomini.
Con la sua capacità di rivelare gemme nascoste del Novecento europeo attraverso percorsi poetici e romanzeschi, Brokken ci accompagna alla scoperta di ciò che tanti talenti da tutto il mondo hanno inseguito e cercato di catturare sulla tela a Volendam, spesso ingaggiando sfide senza fine: la luce unica dell’Olanda, con i suoi vasti cieli mutevoli che in ogni scorcio si specchiano nell’acqua; i colori, i silenzi, i volti rosi dalla salsedine dei pescatori e la grazia di semplici gesti femminili; i riti antichi di una comunità di mare in cui sembra farsi più intensa ogni esperienza umana.
Un delitto in Olanda
Diamo spazio anche al giallo con un belga di eccezione: Georges Simenon. Dedicato all’Olanda, uno dei suoi migliori.
In un paesino olandese da cartolina “dove tutti sono felici, o quasi, e soprattutto dove tutti controllano i propri istinti perché questa è la regola se si vuole vivere nella società”, Maigret scopre subito una rete di sofferenze e insofferenze, di passioni e di risentimenti, e provvede a spiegare un delitto mettendolo in scena e facendo recitare a ciascuno dei protagonisti la parte che gli spettava nella realtà.
La moglie olandese
Questa è una di quelle letture che non si dimenticano. Amsterdam, 1943. Mentre i tulipani sbocciano, i nazisti si stringono intorno alla città. Quando gli ultimi barlumi di resistenza sono spazzati via, Marijke de Graaf e suo marito vengono arrestati e deportati in due diversi campi di concentramento in Germania.
Marijke si trova davanti a una scelta terribile: andare incontro a una morte lenta nel campo di lavoro oppure, nella speranza di sopravvivere, unirsi al bordello del campo. Dall’altra parte del filo spinato, l’ufficiale delle SS Karl Müller spera di essere all’altezza delle aspettative di gloria di suo padre. L’incontro con Marijke, però, cambia il suo destino.
Buenos Aires, 1977. È in corso la “guerra sporca” argentina, una repressione violenta di tutti i dissidenti al regime. Luciano Wagner si trova in una cella senza sapere se uscirà mai di prigione.
Dall’Olanda alla Germania, fino all’Argentina, la storia di tre persone che condividono un segreto sta per intrecciarsi all’ombra di due dei regimi più terribili di tutta la storia moderna.
Olanda in bicicletta. Le più belle piste ciclabili tra città d’arte, canali e tulipani
Girare l’Olanda vuol dire inforcare la bicicletta. I Paesi Bassi, paradiso del cicloturismo, offrono tantissime piste ciclabili, quasi tutte pianeggianti, che permettono di esplorare in tranquillità ogni angolo del Paese.
In questa guida abbiamo selezionato un percorso ad anello di dica 300 chilometri che tocca le città più suggestive dell’Olanda: si parte da Amsterdam per attraversare in successione Utrecht, Gouda, Delft, L’Aia, Haarlem e fare infine ritorno nella capitale. Al fascino delle città, ricche di meravigliosi musei e di tradizioni tutte da scoprire, si sommano le bellezze naturali che il cicloturista incontra nel corso del viaggio: dalle dune sabbiose affacciate sul freddo mare del Nord alla “Ciclovia dei tulipani” che, percorsa da metà marzo a metà maggio, permette di ammirare la fioritura di ben 7 milioni di bulbi.
Un viaggio imperdibile, quindi, che è possibile affrontare con l’apparato cartografico e fotografico della guida e le puntuali informazioni pratiche offerte in ogni pagina: accorgimenti per preparare il viaggio, opportunità di alloggio, orari di visita delle principali attrattive delle località attraversate e mille curiosità relative alle bellezze architettoniche e artistiche e ai prodotti tipici della gastronomia e dell’artigianato locali.
L’Olanda è un fiore. In biclicletta con Van Gogh
Parlare di Olanda vuol dire parlare dell’arte e dei pittori: uno in particolare, cioè Vincent Van Gogh.
Tulipani e campi di grano, mulini a vento e vecchie birrerie segnate dal tempo, dal fumo e dai ricordi. Chi dice che in Olanda non c’è niente da scoprire? Bastano due biciclette, un battello e un occhio che guarda oltre l’Amsterdam dei souvenir e dei coffee-shop. Per esempio ricordando la pittura dei fiamminghi e la vita che ancora li anima.
Sorpresa: si può pedalare in mezzo a un polder e ritrovarsi dentro un quadro di Rembrandt. Oppure guardare un tramonto sulle sponde di un canale e provare le stesse vertigini che provocano i colori e le pennellate di Van Gogh. Un padre e un figlio si mettono in viaggio. Tra parole e dipinti, silenzi e memorie, finiranno per scoprire qualcosa di più anche di loro stessi.
Vieni con Me ad Amsterdam: Una Guida Completa tra Arte, Canali e Vita Notturna
Olanda vuol dire la sua capitale, Amsterdam. Troviamo un modo informale e giovane per visitarla. Benvenuti in un viaggio senza eguali attraverso la “Venezia del Nord”.
Questa è più di una semplice guida turistica; è un invito a immergersi nell’incanto di una città che fonde maestosamente storia, cultura e vita moderna. Questa guida completa offre un’esperienza dettagliata e appassionante, fornendo ai lettori gli strumenti per esplorare Amsterdam in modo autentico e memorabile.
Un’idea di libertà. Biografia di Amsterdam
Primo dei nostri due fuori sacco, senno non sarebbe una lista dei migliori libri di Macity, ecco il capolavoro di Geert Mak e la sua città.
Contestatrice e poco patriottica, antimonumentale e pragmatica, tesa verso il futuro e separata dal resto del paese, Amsterdam è, più che una città, un piccolo universo fortemente caratterizzato e ricco di fascino.
Il libro di Geert Mak ne racconta la storia dalle origini, quando, dopo l’anno Mille, Amsterdam nacque da un conglomerato di villaggi lungo il fiume Amstel e divenne ben presto un baluardo di libertà e rivoluzione: dalle lotte di indipendenza politica condotte nel Trecento contro il vescovo di Utrecht al grande sciopero antinazista guidato dai comunisti nel 1941, dalle battaglie religiose cinquecentesche per l’affermazione del calvinismo al movimento di contestazione non violenta promosso negli anni sessanta dal gruppo radicale dei Provos.
Amsterdam è visitata attraverso le sue svolte urbanistiche, i più eclatanti episodi di cronaca nera, le rivoluzioni in campo tecnologico e navale, le inconfondibili fisionomie degli uomini comuni che popolano i quadri di Rembrandt e l’iconografia locale: la storia “ufficiale” della città scorre intrecciandosi con mille storie minori, alcune poco note ma emotivamente forti e rappresentative.
In questo modo si costruisce un documentario che entra nelle pieghe insolite della capitale olandese e ne mostra gli scorci più curiosi, mettendo in secondo piano facile folklore e panorami da cartolina.
Diario
Chi va in Olanda non può non conoscere la storia terribile vissuta da questa città durante la Seconda guerra mondiale. Per questo quello di Anne Frank è il nostro secondo fuori sacco di questa lista dei migliori libri di Macity. È un libro fondamentale.
Il “Diario” della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell’edizione del 1964 di Natalia Ginzburg.
In questa edizione molto ben curata da Einaudi, Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni.
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