Dopo l’invasione della Russia in Ucraina, si parla sempre più di droni, usati in ambito militare per sorvolare aeroporti, passando per lo sconfinamento in Polonia ma abbiamo visto questi aeromobili sfruttati anche in vari conflitti che hanno infiammato il Medio Oriente.
Si tratta di strumenti poco costosi rispetto ad altri strumenti bellici e non sempre facili da intercettare usando i missili, un problema difficile da gestire, soprattutto in caso di attacchi o incursioni.
Epirus, azienda statunitense specializzata in strumenti bellici, a fine agosto di quest’anno ha mostrato Leonidas, sistema che sfrutta microonde ad alta potenza (HPM) per inviare interferenze elettromagnetiche per contrastare “sciami” di quelle che chiama “minacce asimmetriche” (aggressioni con metodi diversi da quelli tradizionali, intese a produrre il più delle volte anche un impatto psicologico).
Nel corso di una dimostrazione, l’ultima versione del sistema Leonidas ha permesso di neutralizzare 61 droni in cinque scenari operativi, gestendo 49 droni con un singolo impulso di microonde HPM.
Sviluppato nel 2022, l’ultima variante di questo sistema vanta “portata operativa e letalità più del doppio” rispetto al precedente modello. Il sistema è gestito da un software e sfrutta semiconduttori GaN al posto dei tradizionali tubi a vuoto magnetron ad alto consumo energetico.
Ora possiible affrontare “sciami di droni”
Dopo la dimostrazione a inizio mese, il CEO di Epirus, Andy Lowery, ha parlato di un “momento spartiacque”, con Leonidas indicato come “l’unica soluzione realmente operativa per affrontare sciami di droni su larga scala“.
Tra gli scenari simulati a fine agosto, l’arrivo di droni da direzioni opposte, la selezione mirata con un operatore che può scegliere quale drone colpire, l’intercettazione con la scelta di i far cadere il drone in una zona di sicurezza predefinita e l’ingaggio di più bersagli con tre velivoli abbattuti contemporaneamente.
Come accennato, all’inizio, i droni oltre che per scopi civili sono da qualche tempo sfruttati anche in ambito militare; abbatterli comporta costi enormi, con ovvi problemi nel rapporto costi-benefici della guerra contro questi velivoli.











