Intel ha avviato i primi colloqui con AMD sulla possibilità di sfruttare le fonderie di Intel per la progettazione di chip fabless, ovvero concentrandosi sull’innovazione e sviluppo, lasciando a terzi la produzione vera e propria, scelta che permetterebbe ad AMD di abbassare i costi di produzione e accedere a tecnologie avanzate. AMD (così come Intel o Apple) al momento si appoggia a TSMC per la produzione di alcuni chip.
Nelle ultime settimane Intel ha avviato una raffica di attività e investimenti. Il governo USA è entrato nel capitale dell’azienda con una quota del 9,9%; la hodling giapponese Softbank ha investito 2 miliardi di dollari assicurandosi circa il 2% del capitale. Nvidia ha accettato di investire 5 miliardi di dollari sull’azienda rivale per sviluppare congiuntamente chip per PC e data center e si vocifera anche di trattative con Apple su possibili investimenti congiunti.
La partnership con AMD, sottolinea il sito statunitense Semafor, potrebbe convalidare la visione dell’ex CEO di Intel, Pat Gelsinger, che in passato aveva indicato come necessaria la produzione di chip per conto delle più importanti aziende hi-tech, compresa la rivale AMD. Non è al momento chiaro se AMD stia prendendo in considerazione un ingresso diretto nel capitale.
Di sicuro è che avere AMD come cliente sarebbe per Intel un bel guadagno anche in termine di immagine per non parlare della possibilità di frenare impasse tecnici. L’attuale CEO di Intel, Lip-Bu Ta, ha in precedenza fatto capire di punta molto ad aggiudicarsi clienti per la produzione di chip conto terzi. Sono in presenza emerse indiscrezioni di test produttivi sull’importante nodo 18A che non erano andate come previsto, ma Lip-Bu Tan sembra intenzionato a tornare alla carica con un processo ancora più ottimizzato dal punto di vista dei consumi energetici e stuzzicare l’interesse di big quali AMD e non solo.
Tutti gli articoli che parlano di Finanza e Mercato sono disponibili nella sezione dedicata di macitynet.












