A cosa bisogna prestare molta attenzione, il nuovo meccanismo utilizzato dai cybercriminali è davvero insidioso
I social network negli ultimi tempi sono diventati veicolo di diverse tipologie di truffe, utilizzati da moltissime persone possono essere pericolosi per chi non è in possesso degli strumenti per saper riconoscere di trovarsi dinanzi a un tentativo di frode.
L’ultimo allarme è stato lanciato da Federcontribuenti che ha voluto attenzionare le persone riguardo a una nuova truffa che si sta diffondendo sui social network e che è molto insidiosa. Conoscere i meccanismi con cui agiscono questi cybercriminali è il modo migliore per riuscire a difendersi.
Truffa sui social, perché è pericoloso aprire un determinato tipo di post
La nuova truffa di cui parla Federcontribuenti sta circolando soprattutto su Facebook e Instagram e inizia con un post che sfrutta la curiosità degli utenti con test fasulli volti a valutare l’intelligenza, come quiz matematici. Si propone all’utente di partecipare, promettendo risultati certi sul livello del proprio QI o della propria personalità.

Il sistema pare essere molto facile, come ha descritto Federconsumatori in un comunicato diramato sul proprio sito online. Dopo che l’utente effettua il test, si chiede un piccolo pagamento per ricevere i risultati, così la persona – incuriosita dall’esito del quiz – paga senza pensarci troppo. Cliccando sul link predisposto per il pagamento, nei Termini e Condizioni sono nascoste una serie di sotto iscrizioni ad abbonamenti non richiesti, che arrivano a costare anche 60 euro a settimana.
Praticamente dopo che l’utente ha pagato la piccola cifra per ottenere l’esito del test, inizierà a ricevere addebiti per servizi che non ha mai richiesto, senza aver ricevuto – tra l’altro – un avviso che comunicasse nuovi abbonamenti. L’invito di Federconsumatori è quello di non cliccare mai su questi genere di link che circolano sui social, dove si propongono test dell’intelligenza o sulla personalità, ancor di più si raccomanda di non richiedere la certificazione finale e, quindi, pagare.
Qualora si ricevano addebiti sospetti, la prima cosa da fare è contattare la propria banca e chiedere di bloccare la carta e anche ogni tipo di pagamento verso servizi non richiesti. L’associazione di consumatori nel sopracitato comunicato ha anche chiesto la massima diffusione affinché più persone possibili vengano informate di questo rischio e diffidino da questo genere di post che circolano sui social network, bloccando sul nascere ogni genere di truffa o tentativo di far sottoscrivere abbonamenti a contenuti non richiesti e particolarmente costosi.











