Il successore degli attuali processori per portatili di Intel non arriverà nei tempi prestabiliti. A rivelare che Dothan, questo il nome del nuovo chip, ritarderà di diversi mesi è stata la stessa Intel.
Secondo Paul Otellini, presidente del colosso di Santa Clara, la data originale di rilascio prevista per metà febbraio, non potrà essere rispettata. Al contrario potrebbe comparire solo nel secondo quarto dell’anno, ovvero a primavera avanzata. Le ragioni del ritardo sarebbero in un difetto riscontrato nel design che ha costretto Intel a ridisegnare il processore, il primo ad avere una circuiteria a 90 nanometri.
Secondo quanto fa sapere la stessa Intel il ritardo non dovrebbe determinare gravi problemi in fatto di ciclo di aggiornamento in quanto sarebbe già pronta una versione aggiornata dell’attuale Pentium M che pur non avendo tutti gli affinamenti architetturale di Dothan, è comunque in grado di offrire maggiori prestazioni .
Sempre ieri Intel ha fatto invece sapere che Prescott, il successore del Pentium 4, sempre caratterizzato da circuiteria da 90 nanometri, arriverà all’inizio di febbraio. Il chip sarà protagonista della più rapida adozione della storia recente di Intel. Entro il secondo quarto il 50% dei processori che usciranno da Santa Clara saranno proprio fondati sull’architettura di Prescott, una scelta dovuta all’eccezionale risparmio economico consentito al produttore dall’impiego di circuiteria da 90 nanometri.