I nostri giornalisti sono arrivati poche ore fa nella bigia e piovigginosa San Francisco. Apprestandosi ad inviare un primo report che dovrebbe andare in linea entro la tarda serata di oggi, hanno fatto un salto al Moscone dove si sta ancora faticosamente cercando di allestire tutto per il grande evento di lunedì mattina (sera in Italia).
‘La zona dell’esposizione ‘ ci hanno detto ‘ è ancora tutta un cantiere. Gli stand sono in allestimento e si vedono solo casse e camion transitare e con essi operai che paiono di gran fretta. Tutti gli striscioni che illustreranno i nuovi prodotti sono ancora coperti. Solo uno che dice ‘Mac OS X, la più grande invenzione dopo il punta e clicca’ è visibile’. In queste ore si stanno anche ancora allestendo gli stand per la registrazione dei normali visitatori e dei giornalisti.
In realtà va detto che non si tratta di un ritardo perché il keynote anticipa di un giorno l’apertura vera e propria del Macworld. Al contrario in passato Jobs aveva sempre parlato nel giorno stesso dell’apertura. Ci sarà quindi tempo anche nel pomeriggio di lunedì per terminare gli allestimenti anche se lo stand di Apple, che verrà aperto ai giornalisti già da lunedì, dovrà essere terminato prima.
Intanto non si può non notare che l’intero stabile appare sotto stretta osservazione con i soliti addetti alla sicurezza che guardano a vista chiunque si avvicini. Dopo i difficili momenti dello scorso mese di luglio quando per carpire il nulla (visto quello che arrivò in quel contesto) rischiammo l’arresto, i nostri reporter restano a distanza
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Macworld ancora un cantiere
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