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Il coronavirus non ferma il James Dyson Award: iscrizioni aperte

Stimolare e supportare le future generazioni di ingegneri: è questo l’obiettivo del James Dyson Award (JDA), il concorso di design promosso dalla James Dyson Foundation che giunge alla sedicesima edizione.

Consapevole della particolare situazione in cui ci troviamo, la società ritiene comunque che – nonostante scuole e università abbiano sospeso le proprie attività – le idee non si fermino e, anzi, continuino a crescere, meritando di essere incoraggiate. Per questo motivo continua il supporto agli studenti ed ai neo-laureati che vengono così posti nelle condizioni favorevoli di sviluppare progetti che possano disegnare il futuro.

Dal momento in cui è nato, il JDA è un concorso online e, mai come in questo momento, il suo DNA digitale si intreccia con le esigenze di ognuno di noi.

La grande novità di quest’anno è che i premi diventano due: infatti, oltre al progetto vincitore internazionale, Sir James Dyson in persona assegnerà un premio anche al Miglior Progetto legato alla Sostenibilità.

I numeri

L’edizione 2019 si è distinta dalle precedenti per il maggior numero di partecipanti femminili – in un settore considerato prevalentemente maschile – mai registrato in tutte le 27 nazioni coinvolte e per la grande attenzione dedicata alle tematiche green e legate alla società, a trecentosessanta gradi.

Il JDA, oltre al podio internazionale, ogni anno porta nei 27 paesi partecipanti l’edizione nazionale, in cui gli studenti universitari possono mettersi alla prova e offrire una soluzione a un problema pratico. L’anno scorso il podio italiano ha fatto segnare un successo tutto marchigiano (“Stay Lock” progetto vincitore), con l’Università di Camerino grande protagonista.

Dei vincitori delle edizioni passate – ciascuno premiato con 35.000 euro – uno su cinque è riuscito a commercializzare con successo le proprie invenzioni.

La novità dell’edizione 2020

Oltre a riconoscere il premio internazionale, quest’anno il JDA incoronerà per la prima volta anche un secondo vincitore per la categoria Sostenibilità. Per molti degli iscritti al concorso l’obiettivo è infatti proprio quello di migliorare il mondo con l’ausilio dell’ingegneria e della tecnologia.

Da qui quindi l’idea di assegnare un secondo premio per riconoscere il ruolo che ingegneri e scienziati svolgono nella creazione di un futuro sostenibile alle idee che, sempre nell’ottica del fare di più con meno, affrontano problemi ambientali o sociali.

I precedenti vincitori si sono concentrati su questioni come i rifiuti plastici, la generazione di energia rinnovabile e le terapie mediche nei paesi in via di sviluppo. Nel 2019 il primo premio internazionale è andato a MarinaTex, una bioplastica compostabile direttamente a casa, realizzata con una combinazione di materiali di scarto dalle attività ittiche e alghe sostenibili (è stata concepita come alternativa alle pellicole in plastica usa e getta).

Il coronavirus non ferma il James Dyson Award: iscrizioni aperte

Come si svolge il concorso

Le proposte in gara vengono prima valutate da una commissione di giudici a livello nazionale per poi passare alla fase internazionale. Una giuria di ingegneri Dyson seleziona quindi una rosa di 20 finalisti internazionali.

I primi 20 progetti vengono infine esaminati da Sir James Dyson in persona, che elegge il vincitore e i finalisti per la categoria Internazionale, e da oggi come dicevamo anche il vincitore della categoria Sostenibilità.

Il coronavirus non ferma il James Dyson Award: iscrizioni aperte

Premi

Il vincitore internazionale riceve un premio di 35.000 euro a cui si aggiungono altre 5.500 euro per la sua università: altre 35.000 euro andranno invece al vincitore della categoria Sostenibilità riceve un premio di 35.000 euro.

Ai due finalisti internazionali vanno invece 5.500 euro ciascuno, mentre il montepremi per ogni vincitore nazionale è di 2.200 euro.

Il coronavirus non ferma il James Dyson Award: iscrizioni aperte

Requisiti

Per partecipare al James Dyson Award, i candidati devono essere, o essere stati negli ultimi quattro anni, iscritti per almeno un semestre a un corso di laurea o dottorato in ingegneria/design presso un’università del paese o della regione prescelti.

In caso di candidature di gruppo in discorso è il medesimo: per partecipare tutti i membri del team devono essere, o essere stati negli ultimi quattro anni, iscritti per almeno un semestre a un programma di laurea o dottorato presso un’università del paese o della regione prescelti. In più, almeno un membro del team deve aver studiato una materia idonea fra ingegneria o design.

Al momento il concorso coinvolge 27 paesi e regioni in tutto il mondo, ovvero: Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, India, Irlanda, Italia, Giappone, Corea, Malesia, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Filippine, Russia, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, EAU, Regno Unito e USA.

A questa nuova edizione possono partecipare al concorso anche gli apprendisti di Livello 6 o Livello 7 e chi ha completato tale tirocinio negli ultimi quattro anni.

Il coronavirus non ferma il James Dyson Award: iscrizioni aperte

Come iscriversi

I candidati possono iscriversi tramite un’applicazione online sul sito web del James Dyson Award: il termine delle iscrizioni è alle ore 8:00 del 1 luglio 2020.

Le richieste devono descrivere brevemente l’invenzione, il suo funzionamento e il suo processo di sviluppo. Le idee migliori risolvono un problema reale, sono illustrate chiaramente, mostrano uno sviluppo iterativo, forniscono prove concrete di un prototipo fisico e sono supportate da una galleria fotografica e da un video.

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