Jobs, re della musica nell’era digitale

Jobs è l’uomo che più di ogni altro ha contribuito a cambiare la musica nell’era digitale. Ad incoronare il Ceo di Apple re della web-music è la rivista musicale Blender in un articolo in cui elenca i personaggi “Top 25” in questo ambito.

Jobs si colloca al vertice, neppure a dirlo, per la sua influenza sulla creazione di iPod e nel lancio di iTunes Music Store. “iTunes e iPod sono stati il fenomeno più rilevante nel cambiamento del modo in cui la gente ascolta la musica dalla nascita del Cd e probabilmente persino dal momento in cui è sorta la registrazione del suono”, dice Blender.

La classifica dei PowerGeeks (“la generazione di esperti in tecnologia, bloggers e visionari della silicon Valley” che secondo Blender comanda oggi la rivoluzione musicale) continua con Tom Anderson e Chris DeWolfe, fondatori di MySpace, al terzo posto ci sono Chad Hurley e Steve Chen, che hanno dato vita al fenomeno YouTube, al quarto Doug Morris, Ceo di Universal Music Group, che secondo diversi esperti influenza le strategie dei diritti musicali e della musica digitale più di ogni altro discografico e al quinto Ryan Schreiber, creatore del web magazine Pitchfork, capace di inventare band fenomeno praticamente dal nulla

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