Per ora disponibile in versione alfa solo come plug-in per Maya (seguiranno i plug-in per Lightwave e Cinema 4D), entrerà in fase beta (versione stand-alone) il 15 marzo del 2005, mentre per la versione commerciale 1.0 dovremo attendere fino al primo luglio del 2005.
Sarà compatibile con i sistemi Mac OS X, Windows 32/64 e Linux 32/64.
Maxwell render al contrario dei programmi presenti finora sul mercato si appoggia ad un algoritmo di calcolo basato rigorosamente sulle equazioni fisiche che governano il trasporto della luce intesa come onda elettromagnetica definita da uno spettro di frequenza che varia dagli infrarossi agli ultravioletti, il che in parole povere si traduce in immagini incredibilmente realistiche dal punto di vista della illuminazione.
Global illumination, caustiche, Phisical Sky, 3D motion-blur reale e una alternativa impostazione dei punti di vista generati attraverso una reale simulazione di una macchina fotografica (obiettivo, apertura diaframma, tempo di esposizione ecc.) permette di simulare automaticamente la
profondità di campo, gli effetti della sfuocatura di movimento, la distorsione di immagine e la dispersione di colore senza ricorrere ad effetti di post produzione o a filtri Photoshop.
La versione Stand Alone sarà dotata di light editor, material editor, render management, distributed rendering, MXI viewer, physical sky editor, tone mapping process, etc.
Le premesse sono buone, le immagini presenti nel sito ufficiale sotto la sezione “gallery” sono veramente molto belle e la software house che lo produce, NextLimit, si è già guadagnata riconoscimenti e clienti importanti con l’ottimo RealFlow3.
Si ringrazia della segnalazione Pietro Spampatti dello staff di ArchiRADAR: il primo portale verticale italiano dedicato ad ArchiCAD.