Cominciano ad emergere alcuni dettagli si Nehalem, il processore di nuova generazione fondato su una architettura che Intel si propone di lanciare entro la fine dell’anno. Informazioni sul chip, basato su circuiteria da 45 nanometri ma sostanzialmente differente da Penryn trapelano da una serie di diapositive dimostrate durante un recente incontro che la società di Santa Clara ha tenuto con Sun e che per un errore, per alcune ore, sono finite su Internet.
Di particolare interesse sono i test di velocità di Nehalem in versione, probabilmente (questo dettaglio non è chiaro), server. Usando un sistema di raffronto con le slide, George Ou su ZDnet calcola che il vantaggio rispetto agli attuali Harpertown (gli Xeon usati dai MacPro) potrebbe essere nell’ordine del 140/200%. La maggior parte del vantaggio sarebbe determinato dall’aumento della banda di memoria disponibile, frutto dell’abbandono dell’attuale modulo con front side bus a favore di QuickPath, una sorta di Hypertransport, e l’integrazione del controller di memoria direttamente sul processore. Queste due soluzioni saranno abbinate a memoria DDR3 a triplo canale e ad una architettura a quattro nuclei, il che dovrebbe fare di Nehalem il computer più veloce della sua generazione, di molto più veloce persino di Shangai. Il successore di Barcelona su cui Amd conta molto per recuperare terreno e che corre il rischio, per giunta, di arrivare sul mercato ad un anno di distanza di Nehalem con un gap in fatto di prestazioni sostanzialmente irrecuperabile.
Nehalem dovrebbe essere rilasciato nella sua versione per server entro la fine dell’anno.