Maynard Um analista di UBS ha ridotto le previsioni circa la vendita di cellulari a livello globale dal precedente 6% all’attuale 3%. Il dimezzamento delle previsioni è imputato principalmente all’economia globale che preoccupa i consumatori portandoli a risparmiare e così anche a prolungare la vita utile dei dispositivi in loro possesso: la sostituizione con un nuovo modello viene posticipata.
Più ottimistica ma sempre con una revisione verso il basso la previsione di Ehud Gelblum, analista di JPMorgan, che dall’iniziale 8,1% ora stima una crescita del 6,1%. Nell’analisi di JPMorgan vengono espressamente indicati i consumatori europei, meno inclini a rinnovare il cellulare ma anche rallentamenti per il mercato cinese, una delle economie con il più alto tasso di crescita al mondo.
La stessa Nokia ha avvisato il mese scorso che il mercato dei cellulari risentirà della crisi economica, prevedendo che anche il gigante della telefonia finlandese avrebbe perso quote di mercato nel terzo trimestre del 2008. L’analista Um è comunque convinto che Nokia non sarà l’unica società ad accusare il colpo, indicando anche i nomi di Samsung e Motorola, rispettivamente il numero due e il numero tre nel mondo dei cellulari.
Per quanto riguarda il settore smartphone, nel 2008 il mercato è cresciuto del 29% nel primo trimestre dell’anno, più del doppio rispetto al 14% registrato nello stesso periodo per i cellulari tradizionali. Ciò nonostante analisti e osservatori sono convinti che anche i telefonini intelligenti risentiranno dei rallentamenti in corso. Analisi e percentuali sono stati pubblicati da Reuters.
Nel caso di iPhone 3G le qualità del prodotto associato alla attrattiva del marchio Apple potrebbero differenziare lo smartphone della Mela rispetto ai terminali concorrenti, permettendo ad Apple di ottenere risultati superiori alla media di mercato.