Nessuna cospirazione ai danni di Apple. Il respingimento delle accuse contenute in uno dei più recenti documenti presentati da Cupertino alla corte californiana chiamata a giudicare sul caso del produttore di cloni non autorizzati, è in una nota consegnata al magistrato il 16 dicembre da Psystar, la società che è in rotta di collisione con Cupertino per avere commercializzato macchine non Mac con Mac Os X installato. Nel documento Psystar nega che ci sia “uno sforzo concertato per infrangere le proprietà intellettuali di Apple”.
La teoria della cospirazione è nata apprendendo che Apple aveva fatto inserire ai suoi avvocati cenni a “persone diverse da Psystar nelle attività illegali ed improprie” di cui si tratta nella causa legale, misteriosi personaggi o aziende (che anche Apple non conoscerebbe) i quali avrebbero dato una mano alla creazione dei cloni non autorizzati e ad infrangere le licenze di utilizzo di Mac Os X. Secondo alcuni siti americani questo significherebbe che Apple intravede losche manovre alle spalle di Psystar, supportata da realtà più grandi che tramerebbero per indebolire la Mela.
In realtà , come Macity aveva già avuto modo di riportare, è altrettanto probabile che Apple accennando agli alleati di Psystar voglia semplicemente portare in tribunale chi ha creato l’hack che permette di installare Mac Os X su hardware generico, riversando su di lui o su di essi una parte delle accuse che ha rovesciato su Psystar. Se gli avvocati di Cupertino riuscissero in questo intento avrebbero un successo ben maggiore ed esteso rispetto ad un semplice vittoria con Psytar; bloccando chi crea il software utile a riprodurre l’hardware Mac si bloccano o, se non altro, si limiterebbero i clonatori dei… produttori di cloni.