Ci scrive Francesco
“..Ok…eccomi tornato finalmente a casa dopo una giornata massacrante…
Sveglia alle 6.30, per prendere il treno per Nagoya.
Sono arrivato in zona Sakai con il metrò verso le otto meno dieci. Mentre camminavo verso il negozio ho pensato: ‘Bhè non c’è poi tanta gente… giusto il tempo di intravvedere una fila di dimensioni preoccupanti!
Per fortuna però che i giapponesi sono molto organizzati e decine di poliziotti dirigevano pazientemente la gente verso la fine della coda.
Con pazienza cerco la fine della marea umana, ma continuo a camminare per svariati minuti.
Quando mi incolonno con tutti gli altri sono le otto e la temperatura è prossima allo zero.
Il negozio è a quasi tre isolati da dove sono io, ma ben presto mi accorgo che alle mie spalle sono comprarse almeno altre cinquanta persone e la coda continua ad allungarsi.
Il tempo scorre lentamente e quando mi guardo alle spallel ringrazio di non essere arrivato troppo tardi. Saremo già un migliaio, ma la gente continua ad arrivare, e con loro anche la stampa, e i vari curiosi che ridacchiano mentre ci passano accanto.
Non sanno che siamo tutti qui riuniti per cercare di ‘mordere la mela’…
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