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Per AGCOM è banda larga solo da 20 Mbps in su

Attraverso la recente delibera n. 421/22/CONS, si è aperto il processo di consultazione pubblica AGCOM mirato a delineare il concetto di servizio di accesso a internet a banda larga, un elemento essenziale per favorire l’inclusione sociale ed economica, come sancito dall’articolo 94, comma 3, del Codice delle comunicazioni elettroniche.

L’obiettivo primario di tale iniziativa è garantire a tutti i consumatori sul territorio nazionale il diritto di fruire di un servizio di accesso a internet a banda larga a un costo accessibile, insieme a servizi di comunicazione vocale conformi agli standard qualitativi specificati.

Questo impegno, formulato nell’articolo 94, comma 1, del Codice delle comunicazioni elettroniche, si concretizza nella disponibilità di almeno un operatore che fornisca connessioni fisse, compresa la connessione sottostante.

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Nell’esito del processo di valutazione, espresso nella delibera n. 309/23/CONS, l’Autorità ha stabilito che la velocità nominale in download per un servizio di accesso adeguato a internet a banda larga debba essere di 20 Mbps:

Ai fini del servizio universale, la velocità nominale in download per un servizio di accesso adeguato a internet a banda larga, necessaria per la partecipazione alla vita sociale ed economica alla società, è fissata a 20 Mbps.

Tale velocità di connessione consente di supportare almeno l’insieme minimo di servizi elencati nell’allegato 5 al Codice delle comunicazioni elettroniche.

Il presente atto può essere impugnato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla notifica dello stesso. La presente delibera è pubblicata sul sito web dell’Autorità.

Questa scelta, si legge nel documento ufficiale disponibile sul sito AGCOM, è il risultato di una ponderata considerazione delle peculiarità nazionali, dei requisiti qualitativi e delle specifiche tecniche necessarie a supportare un insieme minimo di servizi, come dettagliato nell’Allegato 5 al Codice, integrando le osservazioni fornite dagli operatori nel corso del procedimento istruttorio.

Questa decisione, spiega ancora AGCOM, non solo riflette la costante ricerca di un equilibrio tra accessibilità economica e qualità del servizio, ma dimostra anche la volontà dell’Autorità di adattarsi alle esigenze emergenti nel contesto delle comunicazioni elettroniche.

Sempre nel mese di dicembre AGCOM ha reso obbligatori i tasti numerici nei telecomandi per i canali del digitale terrestre.


Negli scorsi giorni AGCOM ha dato il via alla piattaforma per bloccare siti che diffondono illecitamente eventi sportivi. Per tutte le novità sui servizi streaming per musica, TV e giochi rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.

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