L’inizio della migrazione dei Mac con processori Intel, per passare a quelli ARM progettati interamente da Apple, sarà annunciata dalla multinazionale di Cupertino prima del previsto, più esattamente in occasione della conferenza mondiale degli sviluppatori Apple WWDC20 che inizia il 22 giugno (qui tutto quello che c’è da sapere sull’evento).
L’ennesima rivoluzione per l’universo Apple e Mac è attesa e anticipata da anni: persino Intel era convinta di questo passaggio già nel 2019. Le ultime anticipazioni puntavano, prima di Covid-19, al rilascio del primo portatile Mac ARM già entro quest’anno successivamente, durante e dopo la pandemia, anche l’affidabile Ming Chi Kuo e altri leaker hanno posticipato il rilascio del primo portatile Apple con processore ARM al 2021.

Anche in questo caso si tratta di una anticipazione molto affidabile, perché arriva da Mark Gurman di Bloomberg, giornalista che da sempre vanta ottimi agganci nei piani alti di Cupertino. Salvo cambi di programma all’ultimo momento, è lecito attendersi novità sostanziali da Apple per l’imminente WWDC20, evento durante il quale verranno anche svelati iOS 14, macOS 10.16, watchOS 7 e tutte le nuove versioni di sistemi operativi e software per tutte le piattaforme e dispositivi Apple.
L’annuncio con un anticipo di mesi o di un anno rispetto all’arrivo previsto del primo Mac ARM ha senso e rientra nelle tabella di marcia tipiche di Cupertino, perché permetterà agli sviluppatori di prepararsi alla migrazione, converntendo le app esistenti per architettura X86 a quella ARM, oltre che di creare nuovi software per questa macchina.

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