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Apple, ecco perchè ti serve un iPhone SE 2

Ad Apple serve un iPhone Se 2? La domanda ronza nell’aria da molto tempo con umori ondivaghi: si è passati dal “certamente lo farà” all’attuale (forse ora non troppo) “non ci sarà mai”. Una risposta che nasce da quel che Apple ha fatto ultimamente e per come Apple è percepita.

iPhone Se 2 non rientra nello scherma percepito: Apple fa grandi telefoni Apple fai dei bei telefoni, Apple fa telefoni potenti. E poi: Apple è amata perché fa telefoni che si distinguono, e sono imbottiti di nuove tecnologie, con un sacco di memoria, gadget software e hardware. Se si guarda a questo schema un erede dell’iPhone SE non avrebbe parte né storia, ma quel che sta accadendo ultimamente sembra avere messo in crisi questo scenario.

Il mercato dice che ci sono anche quelli che vorrebbero solo un telefono di Apple. Solo quello, niente di più, non necessariamente telefoni da mille euro e passa. Telefoni che sono belli, hanno senso, si ammortizzano pure – se lo tieni quattro anni alla fine un iPhone Xs Max lo paghi 89 centesimi al giorno – e fanno cose che insomma, nessun altro riesce a fare, ma che nel merito delle auto non sono per nulla la BMW (un marchio cui Jobs amava richiamarsi), ma la Ferrari. C’è anche non vuole o non può spendere per una Ferrari, ma vorrebbe e sarebbe disponibile a sacrificarsi per una Mercedes o magari per una bella e accessoriata Volkswagen.

Ai tempi era questo iPhone SE: un telefono di qualità, ben costruito, potente come un iPhone 6s, ma più piccolo, più economico e alla fine alla portata di molte tasche persino di quelle di chi aveva comprato solo telefoni da 200 o 300 euro. Ma Apple sembra avere deciso altrimenti uscendo dal mercato dei telefoni di lusso ma che strizzano l’occhio a tutti, per passare oltre, al prossimo livello

Ora che Apple ha incassato dei colpi piuttosto duri sia dalla flessione complessiva del mercato della telefonia a causa del cambiamento di velocità del settore della telefonia mobile (oramai piuttosto satura e in attesa del 5G), della trasformazione dei livelli tecnologici per cui anche una fascia media cinese oggi va più che bene rispetto alle costose e forse inutilmente potenti ammiraglie, della flessione del mercato cinese le scelte precedenti forse vanno riviste.

Perché serve un iPhone SE 2

È forse vero pensare che calando i volumi a parità di margini percentuali si incassa più denaro con un telefono che costa 1300 euro che non con uno che ne costa 650, ma c’è un “però” che viene riassunto perfettamente dal dilemma dell’innovatore: aggredire il mercato a costo di cannibalizzare i miei stessi prodotti oppure difendere la mia gallina dalle uova d’oro dal rischio di essere mangiata da altri prodotti più economici?

Questo dilemma passa tante volte nella vita di una azienda e dei suoi manager che c’è chi ha scritto dei libri per raccontarlo. E si tratta di valutazioni sempre molto sensate. Microsoft ha difeso Windows e la sua eredità fino a che non è arrivato Satya Nadella che ha indicato la strada del cloud e dei servizi, e Microsoft è tornata in palla. La stessa cosa si potrebbe raccontare di Steve Jobs, che ha radicalmente cambiato il suo stesso mercato più volte, senza porsi neanche il problema di cosa sarebbe successo ai suoi vecchi prodotti.

Ecco, nel caso dell’iPhone SE, percepito come un “vecchio telefono” a causa del design, e quindi l’oggetto potenzialmente da superare con nuovi e più performanti oggetti smart, c’è prima da rimettersi in linea e capire bene. L’iPhone SE è la novità, ed è lui che deve essere lanciato, non il vecchio che deve essere rottamato.

Con l’iPhone SE Apple, come abbiamo accennato, aveva creato un intero segmento di telefonia mobile alternativo e non in sovrapposizione con quello dei “padelloni” ultrapotenti. Un segmento paragonabile a quello che nel 1961 venne lanciato con la Mini Cooper, piccolissima macchina della British Motor Corporation a trazione anteriore che fece furore nel rally di Montecarlo di quell’anno e divenne la prima di una lunga teoria di “bombette”, piccoli strumenti estremamente potenti e capaci di performare al massimo. Certo, una Ferrari è sempre andata più forte di una Mini Cooper dell’epoca, ma il concetto è che con la Mini ci si divincolava nel traffico, si poteva andare veloci ma anche trovare parcheggio, ed era divertente, oltre che relativamente economica ed utilitaria (spirito che poi si è un po’ perso con la creazione da parte della tedesca Bmw delle attuali nuove Mini).

Perché serve un iPhone SE 2

Torniamo al caso di un iPhone SE 2. Piccolo è bello, soprattutto se potente e se costa poco. Sta bene in tasca, si usa per meno scopi ma non molti meno, e il design (spettacolare quello di iPhone se) paga e fa innamorare. Un filone che gli altri non hanno (ci sono pochissimi telefoni Android mainstream di piccole dimensioni), e che interessa sia chi non vuole spendere molto ma avere lo stesso un vero smartphone potente e completo oltre che sicuro e basato su iOS. Senza contare che la batteria dura più di quella dei fratelli maggiori, la macchina fotografica non è di serie B, e il processore è capace di fare cose egregie.

Il caso per un iPhone SE 2 sta tutto qui: presidiare – anzi possedere – un segmento che altrimenti non esiste. Tenerlo saldamente con quello che è considerato il miglior design di Apple nel settore della telefonia (alla faccia dell’antennagate, se vi ricordate) e offrire un prodotto mini di altissima qualità e di grande performance. Di bella presenza e di grande conseguenza.

E soprattutto un prodotto che costa la metà di quelli di punta, adatto a chi ha una visione più utilitaristica dello smartphone ma non vuole rinunciare a iOS. Perché no? Apple un iPhone SE 2 dovrebbe proprio farlo, no? E magari lasciargli anche il jack audio, già che c’è, aggiungendo carica wireless – ormai ci siamo – un mezzo pollice in più nello schermo, niente sensore per le impronte ma FaceId magari con il notch, e soprattutto resistenza all’acqua, che è la cosa più importante e necessaria rispetto al primo SE, oltre a una telecamera e a un processore più aggiornato.

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