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Ad Apple i brevetti ex Lighthouse, produceva camere di sicurezza

Apple ha acquisito una serie di brevetti in precedenza proprietà di Lighthouse AI, defunta azienda specializzata in telecamere domestiche di sicurezza. L’obiettivo della Mela non è probabilmente quello di entrare in questo settore ma espandere le potenzialità delle sue tecnologie di intelligenza artificiale dedicate all’identificazione automatica.

Vari brevetti di Lighthouse sono legati alla sicurezza ma alcuni di questi hanno a che fare con la tecnologia di “depth-sensing”. Apple ha in precedenza registrato vari brevetti che grazie a un illuminatore e un sensore dedicato, consentono di misurare l’effettiva distanza di un oggetto.

Tra i brevetti di Lighthouse che potrebbero avere attirato l’attenzione di Apple, due in particolare fanno esplicito riferimento al rilevamento di profondità e alla cattura di immagini video in condizioni di scarsa luminosità.

Il portfolio brevetti in questione è stato acquisito a dicembre del 2018 ma la riassegnazione delle proprietà intellettuali, il cosiddetto trasferimento di diritti IP, è apparso solo a fine febbraio nel database del Patent and Trademark Office statunitense.

Apple ha comprato il portafogli di brevetti di Lighthouse, defunta azienda di telecamere di sicurezza

Apple, scrive il sito IAM a sua volita citato da AppleInsider, ha acquisito i diritti di otto proprietà intellettuali, il brevetto n.ro. 9,396,400 (“Computer-vision based security system using a depth camera”), il n.ro. 9,965,612 (“Method and system for visual authentication”) e il n.ro 10,009,554 (“Method and system for using light emission by a depth-sensing camera to capture video images under low-light conditions). La Casa di Cupertino ha anche acquisito applicazioni attualmente in fase di riesame che hanno a che fare sempre con la percezione della profondità, un’interfaccia di monitoraggio e per la condivisione di un evento individuato dal sistema di monitoraggio, metodi nei cui credit appare il nome di Alexander Teichman, ex CEO di Lighthouse, accreditato come inventore dei vari brevetti e delle rispettive applicazioni.

Lighthouse ha chiuso i battenti alla fine dello scorso anno non essendo riuscita con le sue telecamere di sicurezza a battersi in un mercato dominato da nomi quali Ring, Nest, Arlo e Wyze. Tra le peculiarità dei prodotti di questa azienda, il rilevamento 3D e un sistema di riconoscimento dei volti in grado di ricordare il padrone di casa, i familiari e visitatori abituali. Il rilevamento di profondità e il sistema di riconoscimento dei volti consentivano di inviare notifiche push in grado di allertare il proprietario di casa dell’arrivo di persone note o sconosciute, tenendo conto di “interferenze” quali ombre e del movimento di animali domestici.

A dicembre dello scorso anno è circolata voce di Apple interessata ad un sensore 3D per la fotocamera frontale sviluppato da Sony, elemento che potrebbe essere sfruttato al posto della scansione a luce strutturata presente nella TrueDepth Camera di iPhone X e dispositivi seguenti. L’azienda giapponese, già fornitore di Apple, ha creato un hardware che sfrutta la tecnologia time of flight (ToF) per catturare le immagini in 3D generando mappe di profondità calcolando il tempo impiegato dagli impulsi laser o dalla luce laser modulata per rimbalzare sulla superficie di un oggetto. Anche in precedena erano circolate voci che riferivano dell’intenzione di Apple di adottare il sistema TOF. Una simile voce era emersa a giugno del 2017 evidenziando possibili applicazioni non solo per il riconoscimento dei volti ma anche nell’ambito della Realtà Aumentata.

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