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Apple punta sui podcast: finanzierà contenuti esclusivi

Apple intende finanziare podcast originali che saranno offerti in esclusiva sui suoi servizi audio. Lo riferisce Bloomberg citando non meglio precisate persone a conoscenza delle mosse dell’azienda e spiegando l’intenzione di aumentare gli investimenti nel settore per tenere a banda competitor quali Spotify e Stitcher.

Dirigenti di Apple avrebbero già contattato società di comunicazione e loro rappresentanti per discutere l’acquisto di diritti esclusivi per la trasmissione dei podcast. Le trattative sono ancora all’inizio e la Mela, stando sempre a quanto riferisce il sito non avrebbe delineato una chiara strategia da seguire su come portare avanti tipologie di accordi di cui finora non si era occupata.

Il settore dei podcast è da tempo in fermento. Questa modalità di fruizione dei contenuti è comoda per la possibilità di costruire un palinsesto completamente digitale senza passare per l’etere o trasmissioni tradizionali, con le registrazioni digitali fruibili comodamente da smartphone o smartwatch. Si calcola che i podcast offerti dalle piattaforme di Apple rappresentino tra il 50% e il 70% di quelli ascoltati e il termine stesso di podcast ormai in campo internazionale accettato deriva dal nome del supporto della Apple, dall’associazione del nome con iPod.

Dopo anni nei quali non ha sostanzialmente cambiato le modalità di fruizione dei pdcast da quando queste funzionalità sono state presentate nel 2005, Apple si è recentemente concentrata nell’aggiornamento della sua app e messo a disposizione nuovi strumenti per i creatori di contenuti. Lo scorso anno è stato presentato Podcast Analytics, servizio destinato a podctaser ed emittenti che distribuiscono i podcast su iTunes offrendo la possibilità di ottenere dettagli unici sui dispositivi (sempre nel rispetto della privacy dei singoli utenti) e sulle metriche di ascolto, inclusa la possibilità di capire il momento esatto nel quale un ascoltatore si scollega durante uno show. Quest’anno Apple ha presentato l’app Podcasts per Mac e predisposto una versione web per incrementare ancora di più i potenziali fruitori del servizio.

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Apple, si legge nell’articolo di Bloomberg, ha nominato il dirigente Oliver Schusser a capo dei servizi podcasts e musica e un secondo dirigente, Ben Cave, supervisiona le strategie relative al podcasting. “Non sei nessuno nel podcasting se non hai un programma elencato nei podcast di Apple”, spiega Lex Friedman, responsabile delle entrate a capo di Art19, azienda che offre servizi a produttori di podcast quali Wondery Media e Tribune. Visti i vari movimenti nel settore dei competitor, spiega ancora Friedman, “mi sorprenderebbe se Apple non facesse nulla con i suoi dirigenti”.

La Mela ha da tempo intensificato i suoi sforzi per la creazione di contenuti in varie aree, con novità destinate alla TV e al gaming per servizi quali Apple TV+ e Apple Arcade che saranno offerti in abbonamento entro la fine dell’anno. Non è chiaro se anche determinati podcast di successo saranno offerti a pagamento come parte dell’offerta di un pacchetto che include Apple Music e servizi relativi.

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