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Apple teme la fuga di due ex dipendenti accusati di spionaggio industriale

Apple ha chiesto al tribunale federale di continuare a vigilare due ex dipendenti di origine cinese, accusati del furto di segreti commerciali relativi alla guida autonoma, esprimendo la “profonda preoccupazione” che i due possano tentare di lasciare il paese prima del processo.

Entrambi gli uomini sono stati arrestati con l’accusa di furto di segreti industriali. I due avrebbero passato informazioni concernenti tecnologie di guida autonoma a un’azienda cinese, settore nel quale Apple sta investendo moltissimo da anni, stando agli innumerevoli rapporti emersi ormai da diversi anni a questa parte.

Una prima persona è stata arrestata a luglio dello scorso anno; la seconda è stata arrestata a gennaio di quest’anno, quest’ultimo sorpreso in flagrante mentre scattava foto in un’area di lavoro segreta della multinazionale di Cupertino. Il Global Security team di Apple ha esaminato il computer personale di Chen individuando su questo manuali, diagrammi e schemi vari, nonché un centinaio di foto scattate all’interno degli uffici Apple.

Una delle fotografie consegnate all’FBI mostra lo schema di montaggio di un particolare impianto elettrico progettato da Apple. Il materiale, a quanto pare, era archiviato e pronto per essere inviato a una non meglio precisata azienda cinese specializzata in tecnologie per la guida autonoma. Di fatto, l’uomo è stato arrestato il giorno prima di un suo viaggio programmato in Cina, partenza che avrebbe reso impossibile il suo fermo.

L’ex dipendente arrestato per il precedente furto aveva ottenuto accesso a database interni riservati. Dopo aver informato Apple dell’intenzione di lasciare l’azienda per andare a lavorare per XMotors, investigatori di Cupertino avevano ispezionato i suoi laptop e telefoni aziendali individuando il massiccio scaricamento di documenti riservati ma scoprendo anche visite presso i laboratori Apple e il prelevamento di oggetti durante il periodo nel quale era ufficialemente in congedo per paternità.

L’uomo aveva ammesso di avere prelevato oggetti e documenti riservati dopo il fermo dall’FBI e anche questo aveva un biglietto aereo ed era pronto a lasciare gli USA. Nel suo profilo LinkedIn, l’uomo riportava di avere lavorato per Apple dal 2015; prima della Casa di Cupertino aveva lavorato per Marvell Semiconductor.

Tra le sue competenze, quelle legate all’architettura dei microprocessori e a sistemi per applicazioni industriali. Non si è finora saputo il contenuto dei documenti sottratti ad Apple e questi rimarranno probabilmente secretati nel corso del procedimento penale. Reuters riferisce che l’accusa ha chiesto di controllare gli spostamenti di Xiaolang Zhang e Jizhong Chen, al fine di prevenirne il loro allontanamento, paventando la possibile evasione.

Su macitynet trovate tutte le notizie dedicate a Project Titan e Apple Car a partire da questa pagina.

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