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Come sarà  il CES che verrà  secondo il suo capo

àˆ stata per decenni la fiera della tecnologia per antonomasia. Ha giocato al gatto e al topo con il Macworld, a dire il vero, costringendo i cronisti che valicavano l’oceano a fare salti fra San Francisco e Las Vegas per seguire entrambi gli eventi, ma ne è sempre valsa la pena. Tutte o quasi le grandi aziende di tecnologia si sono sempre date appuntamento negli alberghi di Las Vegas per mostrare il futuro del mondo oltre al Mac.

L’anno scorso però è andata parecchio male. Delle 130mila presenze previste, ne sono arrivate solo 113mila. Quest’anno, dunque, le previsioni sono al ribasso: solo 110mila visitatori previsti. “Ma sono sicuro che ce ne saranno molti di più”, dice invece Gary Shapiro, che guida da 28 anni il Ces e ne è un conoscitore più che esperto.

La fiera è molto più piccola fisicamente. Quest’anno userà  il solo Las Vegas Convention Center, e non più il Sands Convention Center, come aveva fatto negli anni passati. E anche i keynote non saranno all’altezza, con l’eccezione del discorso della notte prima dell’apertura, fatto da Steve Ballmer di Microsoft. “Questa sarà  l’edizione dei grandi annunci”, dice Shapiro, facendo riferimento alle televisioni 3D, alle versioni mobili degli apparecchi video, agli ebook readers, a sostanziali annunci nel campo dell’automotive e del computer portatili.

Per la prima volta ci saranno anche un buon numero di aziende dell’ecosistema di Apple, che sfrutteranno questa occasione visto che è stata praticamente staccata la spina al Macworld di San Francisco, l’ultimo che c’era su piazza: ci saranno circa 100 aziende nell’iLounge pavillon, dove sono concentrate le aziende pro-Mac, raggiungendo quasi il livello delle edizioni minori del Macword, secondo Shapiro.

Il “vero” Macworld resiste, invece. Come spiega il numero uno della sua organizzazione per conto di Idg, cioè Paul Kent, quando si apriranno a febbraio i portoni del Moscone, dal 9 all’11 del mese, ci saranno circa 180 aziende e circa 30mila persone attese, anche senza keynote o presenza ufficiale di Apple. E questa sarà  anche la prima versione del Macworld in cui sarà  possibile comprare prodotti direttamente nella fiera.

Macitynet seguirà  direttamente gli eventi con i suoi inviati.

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