Apple sta per aprire un ufficio di rappresentanza a Shangai. La decisione è motivata, più che dalla necessità di conquistare lo sterminato mercato cinese, dalle strategie dei principali assemblatori di cui Cupertino si serve in Asia.
Quanta e Compal, infatti, che sfornano su commissione i desktop e i laptop con la Mela, stanno progressivamente spostando alcuni impianti al di fuori di Taiwan, portandoli in Cina continentale. Una scelta che viene motivata dai costi ridotti rispetto a quelli, già molto bassi, della Cina Nazionalista e che potrebbe a breve condurre alla produzione di Mac marchiati ‘Made in China’
Con il crescere degli impianti sulla terraferma Apple si trova a confrontarsi con problemi di carattere logistico che possono essere mitigati dall’apertura di un ufficio di rappresentanza, il cui compito è quello di gestire i rapporti con i fornitori, a Shangai città dove il Governo Cinese sta cercando di favorire la crescita di strutture e infrastrutture al servizio dell’industria hi-tech
Apple aveva già aperto con questo stesso scopo uffici a Shenzen e diminuito la sua presenza a Taiwan, isola presso la quale fin dal 1994 sono al lavoro diversi uffici e dipendenti di Apple.
Apple nel corso del 2001 ha acquistato prodotti da industrie basate a Taiwan per un totale di 3 miliardi di dollari. Nel corso del 2002 questo fatturato è destinato a crescere in maniera sensibile nei prossimi mesi, in coincidenza proprio con lo spostamento di numerosi impianti di assemblaggio nella regione di Shangai