Dentro e fuori lo zaino, urti e scossoni, una piccola botta alla scriviania e un nuovo graffio ogni settimana che passa. I telai bianchi e neri dei MacBook possono certo rigarsi ma superano senza problemi la prova del tempo e dell’utilizzo.
Per quanto riguarda invece i fratelli maggiori MacBook Pro, da anni questa linea porta come segno distintivo uno chassis interamente realizzato in alluminio anodizzato. Qualsiasi persona che abbia una certa esperienza con il mondo Mac e in particolare con quello dei portatili consiglierà per resistenza e rapporto prezzo prestazioni un MacBook dal costo più abbordabile.
Persino alcuni addetti alla vendita dei prodotti Mac nelle catene specializzate di informatica, spingono verso i portatili più economici invece di tentare una più lucrosa vendita di un MacBook Pro. Per giustificare il loro consiglio gentilmente spiegano che in caso di urti consistenti, lo chassis del bellissimo portatile Pro si deforma. La struttura in alluminio assorbe il colpo deformandosi e rovinando irreparabilmente l’elegante linea dei MacBook Pro. Viceversa lo chassis in plastica antibalistica dei più economici ma altrettanto belli MacBook subisce il colpo senza deformazioni. Nel peggiore dei casi lo chassis porterà per sempre la cicatrice dell’incidente sotto forma di un piccolo graffio, niente di più.
Tutto questo è senz’altro vero e confermato dall’esperienza d’uso quotidiano di persone che vivono sempre (e non potrebbero fare altrimenti) con il loro Mac portatile sempre con sé.
In ogni caso giusto nella giornata di ieri è comparsa una notizia su Wired online che scagiona completamente i portatili MacBook Pro da qualsiasi pregiudizio relativo alla loro solidità e resistenza.
Durante una rapina in una località non meglio precisata del Brasile, un potatile MacBook Pro è stato raggiunto da un proiettile che ha perforato lo chassis in corrispondenza del tasto di sblocco dell’apertura.
Come è possibile osservare di persona in questa pagina di Wired il tasto di aggancio e sgancio del pannello superiore non è in buona forma, così come il telaio che mostra ancora visibilmente un foro di dimensioni generose e la deformazione dell’alluminio nelle immediate vicinanze.
Anche se è impossibile stabilire se il danno è stato veramente causato da un proiettile esploso durante una rapina, oppure se la deformazione del telaio è dovuta a un incidente più comune e frequente che può comunque capitare a qualsiasi notebook.
Quello che importa sottolineare è che il probo MacBook Pro nonostante le pessime condizione estetiche e di chassis, funziona senza problemi e continua a svolgere il proprio lavoro!
[A cura di L. M. Grandi]