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Foxconn vuole comprare Sharp, offerta da oltre 5 miliardi di euro

Foxconn, l’azienda che assembla la maggior parte dei dispositivi mobili Apple tra cui gli iPhone, potrebbe acquistare Sharp. Lo afferma il Wall Street Journal, citando “persone informate sull’argomento”.

Secondo quando si legge nell’articolo Foxconn avrebbe avanzato nel corso degli ultimi giorni una offerta pari a 625 miliardi di Yen, circa 5 miliardi di euro, per acquisire tutti gli assetti dell’azienda di Osaka, inclusi, probabilmente, tutti gli stabilimenti dove vengono prodotti alcuni degli schermi più avanzati al mondo.

Sharp, nonostante ancora oggi sia una delle aziende capaci di maggior innovazione nel settore dei display e nonostante importantissime commesse, come quella che aveva ricevuto da Apple anni fa in base alla quale avrebbe dovuto fornire un grande numero di display per iPhone e iPad, è in un profonda crisi che ha depresso il suo titolo azionario e costretta ad uscire da settori ritenuti non strategici. Nel corso degli ultimi anni le sue capacità competitive sono state minate dalla concorrenza delle aziende cinesi e soprattutto coreane che l’hanno di fatto estromessa dal settore delle TV, costringendola a continui prestiti da parte di banche e anche a licenziamenti, un fatto inaudito quest’ultimo per una azienda che nel corso della sua storia (ha iniziato l’attività nei primi anni del ‘900 producendo prima fibbie per cintura poi matite a scatto, da cui il nome di Sharp: appuntita, affiliato), non aveva mai licenziato, ma solo assunto personale.

Assumendosi in carico l’azienda giapponese, Foxconn, a fronte del pesantissimo debito da estinguere (760 miliardi di Yen), potrebbe avere accesso a tecnologie avanzatissime e nello stesso tempo costruire una filiera completa e presentarsi ad ogni possibile cliente nel settore degli smartphonem, in maniera molto più competitiva, integrando le strutture di assemblaggio con quelle di produzione. Non va neppure dimenticato che Sharp e Foxconn sono già in qualche modo partner; il presidente di Foxconn, Terry Goum, è socio con Sharp, per mezzo di una sua società di investimenti (SIO International Holdings Limited) in SDP che sviluppa schermi per TV.

stabilimento sharp di kameyama
Lo stabilimento Sharp di Kameyama da cui escono schermi IGZO

Voci su una acquisizione di Sharp da parte di Foxconn sono in circolazione da molto tempo e alcune sono anche molto recenti; tra Natale e metà mese, più volte i giornali finanziari hanno avanzato l’ipotesi che si fosse alla stretta decisiva. Recentemente si era anche parlato di un investimento supportato da Apple. Le voci in proposito non erano state molto precise, ma si poteva immaginare che Apple avrebbe più che contribuito economicamente con un investimento diretto, con commissioni pluriennali che avrebbe garantito la copertura economica all’operazione di Foxconn. Da una parte l’azienda taiwanese avrebbe quindi ottenuto il controllo di Sharp, dall’altra avrebbe avuto la certezza di un un cliente fondamentale nel mercato internazionale e dall’altra parte ancora, Apple avrebbe continuato a garantirsi una fornitura certa e garantita di schermi con costi bassi e nello stesso tempo, ridurrebbe la dipendenza dei concorrenti come Samsung.

Del resto l’interesse di Apple per le tecnologie Sharp è noto: qualche anno fa Cupertino aveva già investito direttamente in Sharp circa un miliardo di dollari contribuendo a trasformare l’impianto di Kameyama da una linea per produrre TV ad una per creare schermi di piccole dimensioni, adatte agli smartphone e ai tablet.

Al momento, spiega il WSJ, Sharp starebbe valutando anche un’altra offerta, quella di Innovation Network Corp. of Japan, un fondo di investimenti statale che potrebbe versare 300 mila miliardi di Yen. Questo le consetirebbe di continuare a perseguire a politica strettamente nazionalistica per cui è nota (e che l’ha costretta anche a pagare pesanti conseguenze di carattere economico, visti gli alti costi di produzione sostenuti per avere mantenuto la gran parte dei suoi impianti in Giappone) e di restare ancorata ad un proprietario giapponese.

Innovation Network Corp. of Japan ha già un piede nel settore degli schermi. Controlla infatti la quota di maggioranza di Japan Display, una joint venture tra Sony, Hitachi e Toshiba che opera proprio negli schermi piatti e che, con Sharp (oltre che con alcune aziende coreane e giapponesi, come LG, Samsung e Hon Hai una controllata di Foxconn), è uno dei fornitori esclusivi di Apple.

Se fosse Innovation Network Corp. of Japan ad acquisire il controllo di Sharp potrebbe forse esserci una integrazione di qualche tipo con Japan Display e nello stesso tempo il management restare giapponese. Secondo quanto si è appreso, Foxconn avrebbe messo come condizione base per l’acquisizione degli assetti, la cancellazione dell’attuale vertice aziendale, incluso il presidente Kozo Takahashi, sostituito con uomini di sua fiducia.

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