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Il tablet Apple sarà  un iPhone maggiorato?

Per la prima volta dopo mesi e mesi di speculazioni e rumors relativi al primo tablet della Mela, dalle catene produttive in oriente emergono nuovi interessanti e finalmente credibili dettagli circa le specifiche tecniche e funzionali del dispositivo alternativamente soprannominato iTablet e anche iPad. A riferirli è il solitamente affidabile iLounge.

Secondo il sito Apple avrebbe costruito almeno tre diversi prototipi per il tablet: la versione con schermo da 7″ sembra sia stata giudicata troppo piccola per l’utilizzo previsto ed ora Cupertino sembra stia valutando una versione maggiorata con schermo da 10,7″. Secondo le nuove indiscrezioni non funzionerà  con una versione alleggerita di Mac OS X bensì, come da mesi anche Macitnet sostiene, con una versione ad hoc di iPhone OS.

I dettagli che trapelano non si fermano qui. Dagli addetti ai lavori emerge che Cupertino ha in programma due versioni diverse per la commercializzazione: una dotata di collegamento alla rete cellulare 3G e un altro modello privo di connettività  cellulare. Questa soluzione appare fin da subito coerente per una strategia che permetta in sostanza ad Apple di replicare per il nuovo tablet lo stesso modello che ha riscosso un successo planetario con iPhone e iPod touch.

Sono meno precise le fughe di notizie per quanto riguarda la risoluzione grafica offerta dai tablet che, più che desunte dalle caratteristiche degli schermi integrati o da una visione diretta dei prototipi, sembrano semplicemente desunte da un confronto tra le dimensioni di iPhone e touch con quelle stimate dei nuovi iPad o iTablet che di si voglia. Così dai 480×320 pixel di iPhone/touch è lecito aspettarsi risoluzioni da 5 a 6 volte superiori per il tablet, in pratica all’incirca lo standard HD 720p, mentre la superficie sensibile al tocco subirebbe una crescita dello stesso ordine e fino a un massimo di 7 volte, sempre rispetto ai touch attuali.

Vale la pena notare che le indiscrezioni trapelate oggi offrono una serie di nuove informazioni di prima mano sull’attesissimo tablet di Cupertino, non si tratta infatti di supposizioni e ragionamenti dedotti a partire da quanto emerso in precedenza. Dettaglio ancora più importante sembra trattarsi di nuovi dati decisamente attendibili. A conferma di questo sentore la precisione delle informazioni trapelate e la provenienza: secondo iLounge si tratta degli stessi addetti ai lavori anonimi che hanno svelato in anticipo i piani della Mela per quanto riguarda il nuovo iPod nano con video, dettagli sul iPhone 3GS ed infine pure lo sbarco di iPhone 3G in Cina.

Concludiamo questa succosa fuga di notizie sul tablet con alcune indiscrezioni sull’utilizzo previsto da Apple e sulla possibile data di lancio. Il Tablet della Mela non intende competere con i dispositivi netbook e verrà  proposto come un media player evoluto con funzioni di comunicazione. Tra i campi di impiego più plausibili vengono citati libri e giornali in versione digitale, così come gli altri media film, musica, video unitamente a giochi, applicativi e la navigazione Web.

Macity ritiene, per avere assunto informazioni da fonte che ritiene attendibili, questo dettaglio sull’utilizzo del tablet molto credibile. In particolare, come i lettori ricorderanno, fin dallo scorso inverno il nostro sito sostiene che il tablet Apple sia sostanzialmente finalizzato a rafforzare l’ecosistema costruito intorno ad App Store e ad iTunes, spingendo sempre più Cupertino verso il mondo dei servizi.

Per quanto riguarda invece la presentazione gli addetti ai lavori ritengono probabile un annuncio gestito anche questo in stile iPhone: presentazione al pubblico entro il 19 gennaio e commercializzazione a seguire stimata per i mesi di maggio giugno. Lo scarto tra annuncio e lancio è anch’esso ritenuto dalle nostre fonti come un presupposto irrinunciabile e questo non solo per il marketing ma anche e soprattutto per dare agli sviluppatori il tempo di creare programmi hoc. Le applicazioni per iPhone e iPod touch, infatti, dovranno essere necessariamente adattate se non riscritte per sfruttare la nuova risoluzione dello schermo e, così come accaduto per iPhone quando Apple ha deciso di aprire la piattaforma ad applicazioni di terze parti, tre o quattro mesi di tempo dalla presentazione del progetto e degli strumenti di sviluppo e il lancio di dispositivo, sono il tempo minimo necessario.

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